L’umanità affetta da problemi al collo per la posizione indotta dagli smartphone con cui si chatta compulsivamente, ha una chance di salvezza. Si chiama Light Phone ed è un telefono cellulare che serve solo a una cosa, telefonare. Nessuna applicazione, social network, posizionamento satellitare o macchina fotografica. Telefona e basta.
E’ spesso 4 millimetri ed è grosso come una carta di credito, quindi può essere messo anche nel portafoglio. Non è provvisto di schermo galattico, ma ha solo un tastierino numerico, non fisico ma touch, che permette di comporre il numero. Si possono memorizzare 10 contatti importanti e basta.
Al momento non è ancora in produzione, ma l’azienda sta cercando i fondi su kickstarter per potersi finanziare e poter far uscire il prodotto, per il prezzo di 100 dollari, a maggio 2016.
Sarà una via d’uscita alla dittatura della tecnologia? Probabilmente no, però il mercato dei telefoni che non fanno altro che telefonare, in Italia è vivo e a quanto pare coinvolge un quinto dei consumatori, che non guardano il mondo da uno schermo a 5 pollici, ma hanno ancora la testa alta, e guardano in faccia la realtà.
Per rendersi conto del fenomeno di alienazione indotto dai dispositivi mobili, è sufficiente confrontare le foto delle due ultime elezioni papali. Nel 2005 tutti i fedeli guardavano il balcone con il naso all’insù, nel 2013 guardavano lo schermo dello smartphone, nell’attesa di scattare migliaia di foto. Tutti nella stessa posizione a scattare foto tutte uguali.