Chi lo avrebbe mai detto? I pronostici sono stati sovvertiti del tutto. Nessuno avrebbe mai pensato alla Juventus finalista in Champions League, quasi tutti invece, avrebbero pensato ad una finale tutta italiana in Europa League. Invece Napoli e Fiorentina non andranno a Varsavia.
Dei bianconeri abbiamo già ampiamente parlato e certamente parleremo ancora tanto, nel corso dell’avvicinamento alla sfida contro il Barcellona stellare di Messi, Suarez e Neymar.
Il Napoli partiva favorito contro gli ucraini del Dnipro, ma non è riuscito a buttare giù il muro costruito con intelligenza da una squadra che sbarca nella finale da assoluta sorpresa. Ci saranno tanti rimpianti nel ripensare a questa semifinale gettata al vento all’andata al San Paolo anche per colpa dell’arbitro e al ritorno con una condotta di gara non all’altezza di Higuain e compagni. Situazione differente per la Viola, che avrebbe dovuto fare l’impresa tipo Real Madrid anni’80, dopo il 3-0 di Siviglia e che si è sciolta quasi subito, incassando un nuovo ko. Vincenzino Montella ha protestato per i fischi del Franchi e in parte ha ragione: il club ha condotto una campagna europea al di sopra delle proprie possibilità e si è arresa a un avversario superiore e ora favorito per ripetere il successo di un anno fa nella finale di Torino contro il Benefica.
Anche Rafa Benitez è apparso scuro in volto: non ha cercato scuse e ora il suo futuro è quasi certamente lontano dal Vesuvio.
A tradirlo è stato proprio il Pipita che ha avuto sui piedi un paio di occasioni da non sbagliare assolutamente, invece è rimasto imbambolato e la notte del Napoli ha preso la piega sbagliata. Nel complesso è stata un’eliminazione meritata. Il voto più basso insieme a quello di Higuain va proprio a Benitez. Non essere arrivati alla fine è principalmente un suo insuccesso. Non è riuscito a far compiere al club il salto di qualità in campo europeo che era la missione assegnata all’arrivo in Italia due anni fa. Il bilancio è al momento negativo e se non dovesse essere compiuta la rimonta sulla zona Champions sarebbe fallimento: la Supercoppa conquistata prima di Natale non può infatti essere sufficiente a garantirgli un giudizio positivo.
Alla Fiorentina ora saranno chiamati a decidere cosa fare del loro futuro. Proseguire con Montella oppure riscrivere da capo il progetto tecnico? Anche l’allenatore, però, deve fare chiarezza perché gli ultimi due mesi, quelli dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera delle riserve della Juventus, sono stati un calvario. Urge trovare una giustificazione e porre i giusti rimedi. Prima che tutto crolli rovinosamente.
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