Spesso le cronache giudiziarie si fermano a dare la notizia di un’indagine in corso e, se proseguono, di solito è per informare di una condanna. Difficilmente raccontano che un processo non è nemmeno iniziato, come è successo nel caso di Chiara Colosimo, ex consigliere del Lazio per l’allora PDL. La diretta interessata ha quindi affidato la notizia dell’archiviazione dell’indagine (nell’ambito dello scandalo rimborsi) a suo carico a facebook, rimarcando la propria onestà e la propria condotta specchiata.
La lettera
Ho rinunciato all’auto blu e all’indennizzo da capogruppo e poi al vitalizio. Le mie scelte sono fatti incontrovertibili e documentati negli atti ufficiali della Regione, ma – di certo – non li avete trovati sui giornali , perché non facevano notizia, prima dell’avvento dell’ “epopea” grillina. Poi con lo scoppio dello scandalo della Regione Lazio – solo il primo di una lunga serie – in quasi tutte le regioni d’Italia si sono accessi i riflettori.. e sono iniziate le illazioni e le generalizzazioni .
Oggi, a 5 anni dal mio ingresso nel Consiglio regionale del Lazio, a 2 anni dalla mia uscita e a quasi 2 da quando le illazioni si sono trasformate in un avviso di garanzia , ad 1,5 anni da quando è stata richiesta l’archiviazione da parte dello stesso Pubblico Ministero, è arrivata la conferma ufficiale, con la sentenza : erano solo illazioni, nel mio operato non c’è stato nessun reato e niente di censurabile.
Archiviate le posizioni anche degli altri consiglieri Giancarlo Miele, Andrea Bernaudo, Annalisa D’Aguanno e Pier Ernesto Irmici, assieme all’ex vicecoordinatore del PDL, Francesco Battistoni.