Matteo Salvini punta al colpaccio. Il leader della Lega ha ritirato il candidato del Carroccio in Liguria in cambio dell’appoggio di Forza Italia alla candidatura di Zaia in Veneto. Per la poltrona di governatore ligure correrà Giovanni Toti, consigliere di Berlusconi, mai tenero con le posizioni no-euro dell’europarlamentare milanese. C’è l’accordo anche in Umbria tra Lega e Fi.
I militanti leghisti hanno fortemente criticato questa scelta e su Radio24 Salvini si è difeso così: “Da soli non avremmo mai vinto in Liguria, così come da soli non avremmo mai vinto in Umbria. In Liguria Forza Italia ha insistito per avere un suo candidato e da soli non avremmo mai vinto. In alleanza abbiamo qualche possibilità in più. Questo mi costa un sacrificio come Lega? Sì, però l’obiettivo generale viene prima del mio interesse particolare”.
La Lega da sola alle politiche
Sulle differenze dai berlusconiani ha poi calcato la mano: “Se ci fossero elezioni politiche domani, la Lega andrebbe da sola. Un conto è il governo dell’Umbria, del Veneto e della Liguria che si occupano di scuole, di ospedali, di pronto soccorso. A livello europeo siamo su posizioni diverse e in gruppi diversi, a livello italiano sono tre anni che siamo all’opposizione, mentre Forza Italia ha sostenuto il governo Monti, quello Letta e ha fatto alcune riforme con Renzi”.