Ormai è accanimento terapeutico nei confronti di Filippo Inzaghi. Il Milan ha rinviato l’esonero non perché crede ancora nell’ex bomber piacentino, ma perché attualmente non ha alternative.
Dopo la partita contro il Verona, terminata con la beffa finale del 2-2 e giocata malissimo dalla formazione rossonera, Silvio Berlusconi in un moto di rabbia è stato tentato di esonerare su due piedi SuperPippo. Domenica Adriano Galliani gli ha consigliato di pazientare: il Diavolo al momento non ha alternative se non puntare sul vice Tassotti e l’allenatore della Primavera Brocchi, che difficilmente cambierebbero l’inerzia di una stagione che sembra ormai segnata.
Così si è deciso di non decidere, e Inzaghi proseguirà anche questa settimana. Si attende lunedì prossimo una nuova ultima spiaggia contro la Fiorentina di Vincenzo Montella (papabile per la panchina rossonera in estate), sperando in un affaticamento dei viola dopo l’Europa League.
Prosegue l’agonia di Inzaghi, dannosa non solo per il Milan ma per lo stesso allenatore, che oltre alla fiducia della proprietà sta perdendo anche in immagine: la squadra sembra non seguirlo più da mesi, quale altro club gli proporrà un contratto in futuro?