Massimiliano Allegri storce il naso dopo l’1-1 di Roma: “Sono contento della prestazione della mia squadra fino al 70′. Eravamo cresciuti fino ad allora, poi abbiamo smesso di giocare. Questo pareggio ci fa uscire dal campo molto arrabbiati, nove punti sono un vantaggio importante con lo scontro diretto a favore ma il campionato è ancora lungo”.
“Non vinciamo in trasferta da tre giornate, è arrivato il momento di fare bottino pieno anche lontano da Torino – vuole sottolineare -. La Roma, nel finale, ha fatto un buon forcing mentre noi non eravamo più lucidi e abbiamo anche rischiato di perdere la partita. Sono dettagli che vanno migliorati, ogni tanto perdiamo un po’ di lucidità. L’obiettivo è ancora molto lontano, innanzitutto bisogna cominciare a non riprendere gol perché ultimamente ne abbiamo presi troppi. Tevez? Si era allenato sulle punizioni vista l’assenza di Andrea. E’ un giocatore straordinario, non lo scopriamo di certo stasera”.
“Un passo in avanti c’è stato, ma per come si era messa la partita avremmo dovuto fare meglio gli ultimi venti minuti. Abbiamo giocato male in quei frangenti, quindi dobbiamo migliorare”, conclude il tecnico della Juve.
Tevez come Pirlo e Platini
Il pareggio all’Olimpico non è piaciuto nemmeno a Tevez. Nonostante il vantaggio in classifica sia ampio (nove punti, 10 se si considera il vantaggio bianconero negli scontri diretti), la delusione tra i bianconeri è evidente. Avanti nel punteggio e con un uomo in più, i ragazzi di Allegri puntavano infatti ai tre punti.
Lo spiega, a chiare lettere, l’argentino, autore del gol del vantaggio bianconero (15esimo centro stagionale in campionato): “Sono arrabbiato per il pareggio. Gli ultimi venti minuti abbiamo sbagliato atteggiamento, mentre fino ad allora avevamo giocato molto bene. Sì, sono molto incazz…”.
L’Apache si sofferma sul perfetto calcio di punizione che ha permesso alla Juventus di sbloccare la partita: “Pirlo? Si cerca sempre di copiare i campioni, no? Ancora non mi è arrivato un suo messaggio, ma quando tornerà disponibile batterà lui i calci di punizione. Nel corso della mia carriera non mi sono ispirato a nessun giocatore in particolare, ma in allenamento cerco di imparare molto da Andrea”. A molti ha ricordato anche un gol di Platini in quella stessa porta.
@MarioBocchio