Dearcmhara, letto “jarkvara”, in gaelico sta per “lucertola di mare”. E in effetti, stando alle immagini che da 24 ore circolano in rete, il “mostro” dell’isola di Skye in Scozia di pesce ha molto poco.
Sì, ha pinne e aspetto di un grosso squalo o forse no, somiglia più ad un mammifero marino come il delfino. Fatto sta che solo uno sprovveduto non coglierebbe l’origine preistorica della creatura.
Ittiosauro Secondo le prime indiscrezioni trapelate sul ritrovamento, potrebbe trattarsi di un esemplare di ittiosauro, animale vissuto tra i 170 e i 65 milioni di anni fa. Se così fosse, la carcassa rinvenuta a Skye diverrebbe la testimonianza tangibile più importante sulla specie marina dal fossile di Genga (AN), che dal 1976 è conservato presso il Museo di paleontologia della cittadina marchigiana, già nota per le ancestrali Grotte di Frasassi.
Un antenato di Nessie? Si domanda il Daily Telegraph che, alla scoperta, ha dedicato un interessante articolo. Peccato che la news sullo spettacolare ritrovamento sia troppo “fresca” per dare giudizi in merito alll’attendibilità della vicenda. E nemmeno si può rispondere al quesito del giornale: antenato del mostro di Loch Ness? Mah! Di Nessie si scrive (e si chiacchiera) da oltre 80 anni; il Dearchmara ha aspettato il 2015 per farsi vivo. Al di là di qualche tavola pittorica, non ci sono foto dell’essere, classificabile come…
…criptide Ovvero animale del quale leggende, tradizioni, vox populi sostengono l’esistenza, malgrado lo scetticismo della comunità scientifica. E quest’ultima in genere ci azzecca nelle sue valutazioni, declassificando ad esempio il globster da creatura degli abissi ad ammasso di grasso e tessuti di capodoglio o di balena. Qualche volta però sbaglia, come accadde per l’Architheuthis (calamaro gigante, nda), considerato per secoli solo una storia da marinai brilli e rivelatosi invece reale, con i suoi 10-15 metri di lunghezza. Certo, pochi per un esemplare sovente narrato come il colossale Kraken; tanti, se si considerano le dimensioni di un normale calamaro da frittura.
Retina e Draculae Alcuni animali, seppure estinti, hanno abitato il pianeta fino a non molti secoli fa. I resti non fossilizzati di alcune specie, lasciano supporre che animali come il pipistrello vampiro gigante (Desmodus draculae) siano vissuti in epoche recenti, XIV o XV Secolo, ovvero quando la civiltà umana si già era strutturata ed evoluta. Caso diverso per la Retina, o Vacca di mare, un pacifico mammifero marino della famiglia dei sirenidi (simile al lamantino), lungo 8 metri, erbivoro e tipico della Siberia. Scoperta attorno al 1700, in pochi decenni fu oggetto di una spietata caccia che la portò all’estinzione.
Le dimensioni contano… Non siamo in grado di dirvi se il Dearcmhara di Skye sia l’ultimo della sua specie, possiamo solo aspettare nel frattempo uno straccio di foto della bestia, giusto per farci un’idea; in un secondo tempo cominciare ad elaborare teorie. Le dimensioni modeste, appena 4 mt, possono far sperare qualche sognatore che forse una nuova specie sia stata scoperta. E 4 metri sono meno dei 20 del Megalodon, leggendario squalo preistorico avvistato almeno una volta l’anno in giro per il mondo, ma che nessuno è mai riuscito ad immortalare… sai, un “palazzo” di 7 piani con tanta fame in corpo non è tipo da mettersi in posa.