Fratelli d’Italia e la Lega, insieme, al Sud? Per ora un sogno proibito. Matteo Salvini ha organizzato la sua “Noi” per varcare in armi (e voti) il Rubicone ma, a quanto pare, si va fondando una sorta di resistenza ai “barbari” padani che sognano di irrompere nel meridione approfittando della crisi profonda che il centrodestra, specialmente al Sud, continua a vivere.
In Campania, Regione chiave degli assetti geopolitici del Mezzogiorno e nazionali, giungere ad un accordo federativo tra Fdi e “Noi” sarà praticamente impossibile. La rete salviniana che va costruendosi giorno dopo giorno da Napoli in giù ha la sua ossatura in una fronda, importante e di sicuro non trascurabile, di ex “meloniani” che – evidentemente in disaccordo con la gestione del partito regionale da parte del coordinatore Antonio Iannone – hanno deciso di abbracciare la causa della nazionalizzazione del Carroccio. E quando si litiga in famiglia è sempre più difficile far pace, spesso anche il solo convivere insieme fa affiorare risentimenti e rancori che è improbabile spegnere d’imperio, magari con una telefonata da Roma.
Una dichiarazione di guerra a “Noi” è arrivata, qualche giorno fa, da parte del deputato salernitano di Fdi, Edmondo Cirielli, deus ex machina del partito in Campania. Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, tenutasi proprio a Salerno, Cirielli ha stroncato il progetto di Salvini, indirizzando pesantissime stoccate ai tanti che, ancora in queste ore, stanno decidendosi al grande passo: “Non ci fa paura il passaggio di personale politico nella Lega. Chiarisco: chi sta andando nella Lega è gente frustrata, che non ha avuto spazio o pensa di non poterne avere spazio nei partiti tradizionali. Si tratta di persone che grazie ai voti di Salvini sperano di tornare a fare il deputato, il consigliere regionale. Qualcuno magari lui non ha i voti per essere eletto nella lista di Caldoro, né in Forza Italia, né in Fdi e cerca di trovare una lista in cui non contino i voti. Questo ci fa davvero sorridere ma non ci fa certo piacere”.
E poi maramaldeggia sulle scelte interne del partito di Salvini, accusando la Lega di demagogia: “Tutti questi che vogliono andare nella Lega – soprattutto se ce n’è qualcuno in Fratelli d’Italia – se ne andasse via il prima possibile. La Lega ha messo anche un nero a far il responsabile nazionale dei neri che votano la Lega. Chissà, metteranno un responsabile dei terroni. Che magari sarà un salernitano, si farà la foto con Salvini e sarà responsabile dei terroni. La Lega sui diritti umani dice anche cose inaccettabili: noi non seguiamo i razzisti, siamo legalitari. Nulla abbiamo contro i lavoratori che seguono le regole, l’Italia luogo d’accoglienza da sempre. L’importante è conservare il modello culturale latino e italiano ereditato dai nostri padri. Non possiamo ignorare che anche da noi ci siano sacche di sfruttamento della manodopera straniera vergognose”.
Cirielli, sul tema Lega, chiosa analizzando le “mancanze” del centrodestra attuale e facendo i conti in tasca a Salvini: “Se si fa demagogia, si sceglie ciò che si vuole. La Lega ha più visibilità, hanno speso sei milioni di euro per prendere il 6% alle Europee. Noi non arrivati a spenderne 300mila e abbiamo raccolto un millione di consensi quasi il 4%. Credo che ciò rappresenti un risultato importante. Adesso Salvini e i suoi fanno i furbi, raccolgono il voto di centrodestra, degli arrabbiati, di chi è senza lavoro ed è arrabbiato per la politica sbagliata attuata verso la sinistra e gli stranieri: è normale arrabbiarsi quando, a fronte di pensioni da 400 euro ad ex agricoltrici, si danno 30 euro al giorno a chi non ha fatto nulla. La gente è convinta che non difendiamo bene i diritti della nostra nazione. E poi, ricordiamocelo: i voti che la Lega prenderà al Sud, saranno spesi al Nord. Credo che bisogna stare attenti a fare sciocchezze pur di avere piccole poltroncine. Bisogna puntare, invece, alla ricomposizione del centrodestra”.
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Dal minuto 20.30 l’intervento sulla Lega Nord e “Noi con Salvini”