Tra gli arrestati nel blitz contro i nuovi “pseudo-ordinovisti” c’è un idolo della mia giovinezza politica: Rutilio Sermonti che alla bella età di 94 anni viene spacciato per un pericoloso criminale terrorista.
Avvocato, paleontologo, zoologo e scrittore. E’ stato presidente dei GRE (Gruppi di Ricerca Ecologica). Ha ricostruito animali preistorici, scritto libri in difesa dell’ambiente (memorabile “Il prezzo della salvezza” scritto a quattro mani con il noto presentatore televisivo Sandro di Pietro), libri di storia e perfino raccolte di fiabe per bambini. Rutilio ha avuto un’intensa e multiforme attività pubblicistica. Io, per esempio, ho regalato a molte mie amiche neomamme un piccolo manuale ciclostilato sul come educare i figli tratto da un suo saggio.
Ha dei fratelli famosi: uno è uno scienziato genetista e l’altro, Vittorio, è invece uno dei più noti studiosi di Dante italiani. Ho incontrato Sermonti per la prima (e ultima) volta nel 1991 a un congresso nazionale del Msi a Rimini. Il suo intervento era stato calendarizzato per la notte fonda e io, Cesare e altri amici facemmo una levataccia per ascoltare quell’uomo che conoscevamo e ammiravamo esclusivamente per gli articoli e i libri. Lui rimase stupito e incredulo, allora aveva già più di 70 anni, e non credeva di avere questo gruppetto di aficionados. Era vestito come un boscaiolo e fumava una pipa che si era costruito da solo. Il suo discorso fu breve, diretto e semplice, disse che il carrierismo stava divorando anche noi, disse che non si era più al servizio dell’idea ma ci si serviva dell’idea per agguantare comode poltrone lautamente retribuite. Disse che lui si era arruolato volontario nella Repubblica Sociale per difendere l’onore del suo popolo, offrendo la sua vita senza chiedere nulla in cambio.
Disse che era ora di cambiare registro. Come non dargli ragione? Come non volere bene a questo vecchio “marziano”? Adesso mi vengono i brividi a pensare al povero Rutilio inquisito a 94 anni, probabilmente solo per avere detto e scritto qualcuna delle sue scomode eresie, mentre i ladroni che hanno saccheggiato in lungo e in largo la patria sono tutti liberi.
Tieni duro amico mio, pensa al grande scrittore premio Nobel Knut Hamsun incarcerato anche lui ultra ottuagenario per le stesse idee. Sappi che ti si vuole sempre un gran bene. Che il sole invitto del Natale sorregga il tuo spirito indomito.