Gioventù Nazionale scende in campo nelle università, per proporre un modello alternativo a quello attuale.Il punto di partenza della campagna di Gn è “Horizon 2020”, un progetto europeo volto a potenziare ricerca e innovazione negli stati membri. In questa ottica, secondo il movimento giovanile che fa riferimento a Fratelli d’Italia, l’accademia va cambiata profondamente a partire dalla revisione del modello del 3+2, per arrivare all’orientamento pre-universitario e all’introduzione degli studenti nel mondo del lavoro. Per questo lanciano il progetto “Università 2020”, per riformare un settore che in Italia è notoriamente problematico. I dirigenti fanno inoltre sapere che sarà presentato nelle prossime settimane, un documento riguardante la digitalizzazione degli atenei, soprattutto nell’ambito di pratiche burocratiche e segreteria.Il mondo che faceva riferimento ad Azione Universitaria negli atenei italiani si sta riorganizzando, per tornare protagonista della rappresentanza studentesca, sviluppando proposte e ragionamenti di avanguardia, così come faceva il Fuan, come ha sempre fatto AU e come si spera continuino a fare i ragazzi di destra nei prossimi anni.
Il programma
Per completezza alleghiamo i punti della proposta di Gioventù Nazionale.
-Superamento del “3+2”, rimodulazione dei corsi di laurea su base quadriennale e quinquennale.
-Inserimento dei tirocini professionalizzanti e del periodo di pratica nel percorso universitario.
-Oltre il numero chiuso: iscrizione libera al primo anno e selezione negli anni successivi basata su merito e potenzialità dello studente.
-Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario alle Università in base al numero di occupati nei 12 mesi successivi alla laurea e al loro reddito medio.
-Deduzione integrale al 100% dalla dichiarazione dei redditi delle spese sostenute per istruzione e università (libri, trasporti, affitto, corsi di formazione, ecc.).
-Avvio di un piano per housing sociale e per i campus universitari
-Avvio di un piano di investimenti per ammodernare le infrastrutture: aule, biblioteche, ecc.
-Ripensare la didattica universitaria per settori disciplinari per rispondere alle richieste del mondo del lavoro.
-Forme contrattuali flessibili per integrare il corpo docente con personale esterno abilitato all’insegnamento e migliorare il rapporto docente-allievi.
-Orientamento universitario a partire dalle scuole medie superiori per aiutare gli studenti a scegliere la carriera più adatta alle loro capacità e inclinazioni.