Il deputato della Lega Nord Raffaele Volpi ha rivelato le prime adesioni alla Lega dei Popoli, soggetto politico gemello del Carroccio nel centro e nel Sud Italia.
I primi nomi: l’ex parlamentare Pdl Barbara Mannucci (già berlusconiana paracadutata in parlamento nel collegio pugliese ma con una mamma collaboratrice dello storico fondatore del Msi Pino Romualdi), l’ex assessore della Giunta Alemanno Enrico Cavallari ma soprattutto l’ex rautiano Silvano Moffa, già sindaco di Colleferro, una lunga militanza a destra dal Movimento Sociale ad An per poi partecipare alla fondazione del Pdl e – anche se brevemente – allo strappo finiano di Futuro e Libertà.
Ecco come Moffa, giornalista del Secolo d’Italia, spiega a Il Tempo la sua adesione al progetto nazionale di Matteo Salvini: “Con il segretario della Lega abbiamo avviato da tempo un confronto su un progetto nuovo che avrebbe riguardato il centrosud, un contenitore capace di aggregare e preservare delle autonomie territoriali molto forti. Oggi al centro e al sud manca una destra di riferimento e questo ci ha portato a ragionare su una nuova avventura”.
Addio secessione, coerenza con destra sociale
Per Moffa “Salvini da tempo ha avviato una modernizzazione del linguaggio della Lega e ha superato vecchie fratture. Prima il Carroccio si batteva per un federalismo che divideva, oggi propone un federalismo che unisce. Anche le politiche sull’immigrazione sono ora più comprensibili e dal punto di vista economico – con il no alla finanziarizzazione e all’euro – c’è continuità con le idee di quella destra sociale che ho sempre rappresentato”.