Alta tensione nell’ufficio di presidenza di Forza Italia e scissione alle porte nel partito. Raffaele Fitto e Daniele Capezzone hanno votato contro la relazione di Silvio Berlusconi, scatenando l’ira del Cavaliere. L’intervento dell’eurodeputato pugliese è stato interrotto più volte dall’ex premier, che ha anche ricordato le origini democristiane del leader della minoranza, spiegando che Forza Italia è un’altra cosa. Dopo questa accusa il politico di Maglie ha deciso di non terminare l’intervento.
Fitto contestava la scarsa opposizione al governo Renzi, e Berlusconi è sbottato, come riporta Corriere.it. “Ho commissionato un sondaggio – avrebbe cominciato la sua invettiva il leader di Fi – e con questi tuoi distinguo continui perdiamo voti, non fai altro che danneggiarci, invece bisogna lavorare sull’unità del partito. Se vuoi restare bene, ma non puoi sempre criticare su ogni cosa, altrimenti è meglio che vai in un altro partito, basta con tutte queste dichiarazioni contro di me. Ci fai perdere il 3-4% di voti. Se vuoi vieni a parlare direttamente con me, ma non andare in tv a parlare contro il partito”.
Il paragone Fitto-Fini
Il Cavaliere avrebbe poi paragonato Fitto all’ex presidente di An, Gianfranco Fini. “C’è stato – questa l’osservazione che viene riferita da chi era presente – un altro che si è comportato in questo modo e sai come è finita. Se non sei d’accordo puoi anche fare un altro partito”.
L’attacco alle origini democristiane di Fitto mette fine all’intervento del pugliese
L’ex presidente del Consiglio si è poi alzato e si è avvicinato a Fitto: “Tu sei figlio di un vecchio democristiano (Totò Fitto, ex presidente Dc della Regione ndr), FI è un’altra cosa, non c’è spazio per certi comportamenti”. “Meglio che mi fermo qui”, avrebbe replicato Fitto.
L’antefatto
Fitto ha contestato che si votasse la relazione del Cavaliere prima della discussione collegiale, una questione metodologica non di poco conto. “C’è stato un episodio spiacevole: votare prima di discutere”, raccontano. Alla fine solo il pugliese e Capezzone hanno espresso voto contrario.
La scissione
Dopo le scintille degli ultimi mesi, la presenza di Fitto in Forza Italia è davvero alle battute finali. L’epilogo non è ancora scritto, ma da “protesi” del Cavaliere, il deputato di Maglie è diventato un insopportabile oppositore interno. Le strade si divideranno prestissimo. Come? Si vedrà nelle prossime ore.
Le ripercussioni in chiave regionali pugliesi
In primavera si vota per le regionali pugliesi e queste fibrillazioni in Forza Italia contribuiscono a indebolire la coalizione di centrodestra, mentre a sinistra Michele Emiliano (stante le primarie contro avversari molto deboli) è in campagna elettorale da mesi. Non è da escludere che alle regionali si possano ipotizzare strane maggioranze: allo studio c’è un polo neocentrista alternativo a Forza Italia.
@barbadilloit