Basta chiudere gli occhi, tornare per un attimo bambini, riaprire le pagine di quel capolavoro ch’è “L’isola del Tesoro” di Robert Louis Stevenson e piazzarsi davanti la tv. Le sensazioni non potranno mai essere le stesse e va bene che bisogna ricordarsi di arrembare innanzitutto la vita ma “Black sails”, la nuova serie televisiva in onda da lunedì 22 settembre su Axn (canale 122 di Sky) rischia di essere qualcosa in più che un semplice palliativo.
Gli otto episodi della prima serie (è già prevista una seconda) sono andati in onda negli Usa da gennaio: creata da Jon Steinberg e Robert Levine, la serie narra le avventure che precedono gli eventi raccontati dal libro di Stevenson. Molti dei protagonisti – dall’indimenticabile Capitano Flint al giovane Long John Silver – sono gli stessi ma la trama ruota attorno alla lotta della ciurma di pirati per difendere New Providence, l’isola ricettacolo di criminali e corsari dei sette mari.
E se la trama, gli attori e lo “spirito” della serie sono da verificare con calma, una certezza “Black sails” sembra già garantirla: una fotografia da mozzare il fiato, che punta – senza eccedere negli effetti cosiddetti “speciali” ma scommettendo su luce e scenari quanto più possibile reali – a descrivere il clima d’avventura, d’esotismo e libertà che chiunque abbia letto Stevenson (o il Bjorg Larsson de “La vera storia del pirata Long John Silver) non può dimenticare. “Arma la prora e salpa verso il mondo”, cantava il Vate. E quando sventola il “Jolly Roger”, c’è sempre un mare da affrontare e una Tortuga cui ritornare.
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