Un fascicolo con un dossario dedicato al Mito, il numero 166 di Vie della Tradizione, appena uscito. Si tratta della rivista più longeva nel panorama tradizionale italiano, fondata nel 1971 da Gaspare Cannizzo (1938-2006), importante studioso palermitano della Tradizione, e oggi diretta da Anna Cannizzo. Al semestrale tradizionale, nelle prime annate collaborarono nomi come Julius Evola, Massimo Scaligero, Pio Filippani Ronconi, Gianfranco de Turris oltre al fondatore, Gaspare Cannizzo. La rivista è aperta a tutte le Tradizioni sebbene l’impostazione di base si richiama a Evola.
Da alcuni anni la rassegna sta privilegiando dossari relativi ad argomenti specifici o aspetti della Tradizione proprio per offrire un corpus di articoli organico. Parlare del mito, come in questo numero, è una scelta che ha lo scopo di approfondire ciò che è stato alle origini della narrazione classica e anche della nascita delle comunità tradizionali. Insomma, si può dire: all’origine era il mito…
In questo numero c’è un articolo di introduzione di Manlio Triggiani su “Perché il mito”, segue l’articolo della direttrice Anna Cannizzo “Mito e rito come ricerca del tempo sacro”, poi Giandomenico Casalino, “Tra mito e rito nel Medioevo”; Antonio Bosna, “Alcune considerazioni sul significato del mito”, Luca Valentini “Sull’inversione moderna della simbologia arcaica”, Lorenzo Di Chiara, “Wei Wu Wei: l’agire olimpico nella tradizione estremo-orientale”; Paolo Lopane “Il culto cavalleresco di Maria”; Manlio Triggiani, “Brevi note su fiaba, favola e mito”. Chiudono il fascicolo due recensioni: una del libro di Gabrilee Zaffiri, “Alla ricerca della mitica Thule” (ed. La Gaia Scienza, Bari) a cura di Manlio Triggiani e l’altra del libro di Galiano e Vigna “Il tempo di Roma. Gli dei e le feste nel calendario di Roma” (ed. Simmetria, Roma) a cura di Francesco Naio.
Per acquisto copie scrivere a annacan@inwind.it. L’abbonamento è di 30 euro l’anno. Il versamento va effettuato sul ccp postale n. 75142562 intestato a Anna Cannizzo. Causale: Abbonamento a Vie della Tradizione.