• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 18 Agosto 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Libri

Libri. “I signori scaduti”: otto racconti di Enrico Panunzio sulla borghesia pugliese nel post ’45

by Giuseppe Balducci
8 Giugno 2014
in Libri
0

signori scaduti

Enrico Panunzio, nato a Molfetta nel lontano ’23, attualmente vive tra Roma e Parigi, già docente di storia e letteratura, ha diretto per alcuni anni l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi; l’esperienza parigina gli ha permesso di stringere amicizia con diverse personalità del panorama culturale italiano, come il poeta cesenaticense, Marino Moretti: «Me lo confermò l’altro giorno Panunzio, che si fermò per qualche ora qui a Cesanatico, essendo diretto nella sua Puglia con moglie e figlioli: venivano in macchina direttamente da Parigi, e in qual stato!»; oppure: «Debbo dire che anche la compagnia del buon Panunzio mi fu carissima. Con la sua macchina mi portava un po’ da per tutto, anche in luoghi che non conoscevo o conoscevo poco: vidi finalmente la famosa cattedrale di St-Denis dove sono sepolti i re di Francia».

Di lui è stato di recente pubblicato dalla romana La Lepre Edizioni il romanzo I signori scaduti (La Lepre Edizioni, pagg. 140, euro 14). In realtà, si tratta di una raccolta di otto racconti, anche se in prima di copertina è riportata la dicitura «romanzo». Sono sì racconti, ma sono legati tra loro da un comune denominatore, di cui eloquente è il fotogramma riportato in copertina, tratto dalla celebre pellicola con Totò diretta da Mattoli nel ‘54: Miseria e nobiltà; come la collana cui fa parte questo romanzo di Panunzio. Insomma: otto racconti che costituiscono un romanzo.

Come ha scritto Raffaele Crovi, nei romanzi di Panunzio aleggia un’atmosfera di «elegiaca nostalgia per un civiltà patriarcale e rituale», e «I signori scaduti» non si sottrae a quello che può definirsi un topos della narrativa dello scrittore di Molfetta. Fa da sfondo alla narrazione la campagna pugliese, per la precisione quella fascia di territorio che si stende tra la Murgia e il mare, già presente in altri suoi scritti – vedi, L’apofasia del cav. Ciro Saverio Paniscotti (La Lepre Edizioni, pagg. 102, euro 12) e Malfarà -, di cui Enrico Panunzio evoca quasi in uno stato di trance sciamanica un caleidoscopio sinestetico di luci, odori, ombre, recuperando, quasi proustianamente, l’atmosfera degli interni delle case e dei cortili in abbandono, persino il latrare dei cani in lontananza. Gli altri protagonisti della vicenda sono i signori scaduti: quanti in seguito all’avvento della democrazia e della repubblica, sono precipitati in uno stato quasi limbico, senza una particolare collocazione sociale. Il signore “scaduto” è «chi si arrende alla vita avendo per imperizia, spreco o dabbenaggine dilapidato un patrimonio o immiserito la propria persona nell’indigenza e nell’abbandono. E tuttavia non eccita la pietà, né risveglia il ridicolo, pur restando che egli si nutre di ricordi e di fisime, barricato com’è dietro il privilegio del buon sangue». Quel che colpisce principalmente, e che accompagna una narrazione felicemente affabulante, è l’uso strampalato e ingegnoso che fa del dialogo quando i personaggi di volta in volta fanno la loro comparsa tra le righe, una maniera «paradossale di esistere e parlare che è insieme conversazione e subconversazione, un intreccio dialettico che si rivolge interamente all’intelligenza del lettore» (G. Spagnoletti). Descritti tra la fine dell’occupazione nazista e lo sbarco degli alleati, in un frangente della nostra storia nazionale particolarmente instabile e delicato,nel mentre quel piccolo mondo antico di fogazzariana memoria si sgretola irrimediabilmente sotto le ultime battute di una guerra che ha reciso ogni legame col passato; eredi di un tempo ormai concluso, «i signori scaduti» hanno perduto il riconoscimento sociale che ne contraddistingueva la figura, assieme a quel particolare rispetto ossequioso – ora, mero e nostalgico ricordo – da parte del popolo: costoro non rientrano più in quel tessuto sociale di cui una volta erano parte integrante e privilegiata: perduto ogni titolo, ed alcuni anche il patrimonio, risultano incapaci di svincolarsi dalla memoria dei vecchi fasti, per cui come tasselli di una realtà tramontata sono irriducibili ad un contesto che, del resto, stentano a riconoscere. Unico rifugio: i vecchi saloni fatiscenti delle loro abitazioni infestate di umidità e sprofondate in una atmosfera asfittica di decadenza – se non di morte -, dove condurre una vita a metà. «Sono cresciuto tra questi eroi sgangherati e li ho visti cadere nella mia casa ad uno ad uno – dichiara l’autore. – Gente per cui nessuno poteva far nulla, recalcitranti alla pietà e al soccorso, fieri, deboli, tremendamente soli».

Panunzio si fa testimone di questi personaggi e ne narra le vicende rivolgendosi al lettore in modo intimo, caldo, amichevole; traccia così il ritratto di una borghesia attanagliata da un’irrazionale paura senza nome, la stessa di cui si nutre ancora la nostra frenetica vita di oggi (quarta di copertina).

*I signori scaduti di Enrico Panunzio (La Lepre Edizioni, pagg. 140, euro 14)

@barbadilloit

Giuseppe Balducci

Giuseppe Balducci

Giuseppe Balducci su Barbadillo.it

Related Posts

La fine della Repubblica di Weimar nei ricordi di Hjalmar Schacht

La fine della Repubblica di Weimar nei ricordi di Hjalmar Schacht

16 Agosto 2022
Segnalibro. I danni dell’utopia digitale su sesso e relazioni

Segnalibro. I danni dell’utopia digitale su sesso e relazioni

14 Agosto 2022

Libri d’estate. Perché leggere “La Veglia Pasquale e gli After-Hours”

In-attuali. Sette ragioni per rileggere Edward Gibbon

“Trent’anni e un giorno” di Fabio Granata e Peppe Nanni e il dovere della memoria. Un estratto

La fantascienza come luogo d’elezione per il futuro


“Cultural Intelligence ed etnografia di guerra”: i conflitti da più punti di vista

La forbice di Jünger ferma il treno in corsa dei falsi dèi di Prometeo

“Era notte da un pezzo”: tre amici, tante idee, un piano perfetto

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Viaggi&Patrie/7. Del Ninno: “Dal Mediterraneo alla Russia, la mia anima di viandante ordinario”

Viaggi&Patrie/7. Del Ninno: “Dal Mediterraneo alla Russia, la mia anima di viandante ordinario”

17 Agosto 2022
Serie-Tv. Perché vedere “Better Call Saul”

Serie-Tv. Perché vedere “Better Call Saul”

17 Agosto 2022
L’intervista. Marco Tarchi: “Il centro di Monti? Ci sono figure logore come Casini e Fini”

Tarchi: “La querelle fascismo? Interessa solo alla sinistra. Fdi è un partito conservatore”

17 Agosto 2022

Ultimi commenti

  • enrico su Heliopolis/8. Il Sud irredento con il 5G ma in ginocchio davanti all’autospurgo
  • Guidobono su Hiroshima, 6 agosto 1945. Quando gli Usa aprono le porte all’incubo atomico
  • Guidobono su Ernst Jünger e la tecnica
  • Guidobono su Hiroshima, 6 agosto 1945. Quando gli Usa aprono le porte all’incubo atomico
  • Guidobono su Segnalibro. I danni dell’utopia digitale su sesso e relazioni
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Cara Giorgia, conserva pure la Fiamma ma guardati dai virologi
  • Guidobono su Hiroshima, 6 agosto 1945. Quando gli Usa aprono le porte all’incubo atomico

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più