Via la Lupa da Roma. Questa è l’unica certezza che si ha in merito al futuro brand turistico di Roma Capitale perché al momento, del nuovo logo, non si sa nulla, se non che sarà votato anche tramite sondaggi web. A decidere di far fuori il simbolo di Roma, l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori, che ha dichiarato che l’attuale brand, scelto dalla precedente amministrazione dopo una selezione, non ha “suscitato l’entusiasmo di nessuno”.
Sulle colonne de Il Messaggero, il critico d’arte Philippe Daverio, spiega che il simbolo della Lupa capitolina era “già diventato un ‘brand’ nel periodo tardo-repubblicano, per poi svilupparsi in età augustea e adrianea”. Insomma, anche secondo Daverio, Roma è la Lupa.
L’annuncio del Campidoglio, inutile dirlo, ha scatenato immediate reazioni nei romani. Anche molti volti noti si sono mobilitati in una campagna a difesa della Lupa Capitolina. Primo fra tutti, Gigi Proietti, che si è appropriato di qualche riga sulla Cronaca di Roma de Il Messaggero per chiedere che non sia cambiato il simbolo di Roma. “Mi dicono che Roma Capitale ha deciso di cambiare il brand destinato al turismo, ovvero il logo ufficiale che fino a oggi ha identificato la città, stampato su magliette, cappelli e altri accessori, per far posto ad altro. Potrebbe essere un accroccco simile ai simboli di altre capitali mondiali, vedi il cuore di I love NY, l’omino verde dei semafori di Berlino e le tre X di Amsterdam”. E sul fatto che la Lupa “non ha entusiasmato nessuno”, Proietti ribatte dicendo che “a noi romani entusiasma da secoli, che dico, da millenni ”. “Comunque da romano me faccio ‘na domanda: cosa avremo al posto di mamma Lupa? Se dovete cambia’, fatece sape’ prima con cosa. Magari nun ce sta bene” – conclude.
È stata poi la volta di Enrico Montesano, ‘romano de Roma’ e laziale doc. “Se devono togliere la Lupa, che ci mettano almeno l’Aquila!” – ironizza. Ma poi torna serio e si chiede: “Come è possibile che l’amministrazione pensi a questo invece di rimettere in sesto ad esempio le strade e la viabilità?”
Alla schiera dei difensori della Lupa, si aggiunge anche Paolo Bonolis, romano, che, sull’ipotesi avanzata dal Campidoglio di sostituire la Lupa Capitolina nel logo di Roma Capitale, si è mostrato perplesso e interdetto: “Vanno capite le ragioni di questa scelta – ha dichiarato all’AdnKronos – Se fosse un motivo banale o soltanto un motivo turistico non avrebbe senso, perché la Lupa è un simbolo storico di Roma”.
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