• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
martedì 5 Luglio 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Mostre Arte. Ardengo Soffici dal caos del “Secolo spietato” alle immagini del paesaggio italiano

by Renato de Robertis
11 Maggio 2014
in Cultura
0

sofficiArdengo Soffici: le mostre, i paesaggi e la tradizione

Dopo Arturo Martini ecco Ardengo Soffici. Ecco un’altra mostra sull’arte italiana del Novecento. Un’altra storia artistica da rileggere. Ma, principalmente, ecco una vicenda artistica vissuta nel ciclone del secolo breve. C’è veramente in giro un’attenzione culturale molto frizzante. C’è chi scrive sull’ultimo Sironi, quello cupo e pessimista. Chi rilegge il Martini minimalista, quello della terracotta. E ora c’è chi propone i paesaggi di Soffici: quelli toscani, silenziosi, cézanniani. Ed è questa la proposta: Ardengo Soffici: giornate di paesaggio, nelle Scuderie Medicee, Poggio Caiano (Prato), sino al 27 luglio.

All’artista toscano la cultura italiana deve molto. Deve una grande attività di divulgazione culturale. L’uomo, che appoggiò il Fascismo, divulgò l’opera poetica di Arthur Rimbaud; e quanti oggi lo ricordano? L’uomo, che firmò il ‘Manifesto della Razza’, internazionalizzò l’arte italiana proponendo analisi su Cèzanne e il Cubismo. Un artista con grandi contraddizioni. Ma un vero artista. I suoi paesaggi italiani tentavano nuove sintesi artistica. Per rinnovare la pittura. Per ‘asciugare’ il paesaggio dopo la stagione impressionista. E per ritornare all’essenzialità della rappresentazione.

Tuttavia, qualcosa appare non detto. Una mostra su Soffici necessita di una più chiara storicizzazione; per questo si ha l’impressione di una mostra un po’ disattenta al relativo quadro storico-culturale; una mostra in cui viene ricordato più un pittore di paesaggi che l’artista del suo tempo; sembra, allora, che non ci sia traccia dell’intellettuale borghese e lacerbiano, dello “spalancatore di porte e finestre” come lo considererà Giorgio Morandi.

Un pittore emozionante il Soffici. Il pittore delle valli toscane e profonde. Ma quei paesaggi furono un suo momento di tregua; una tregua dopo gli anni di “combattimento ideale” con Papini e con il Fascismo. Va scritto esplicitamente: la figurazione essenziale delle giornate di paesaggio è comprensibile solo dopo aver inquadrato la stagione del ritorno all’ordine. Cioè, non si scopre il lirismo pittorico di Soffici senza riferirsi ad una certa idea dell’arte che, dopo le infatuazioni futuriste, ritornò a Giotto, alla pittura sacra, al racconto della dignitas italica e medievale.

Di sicuro questa mostra conduce il critico a recuperare i nomi di Funi e Drudeville, cioè di quegli artisti che non accettavano l’idea della morte della civiltà occidentale. In questi, come in Soffici, era forte l’idea di un’arte indirizzata al cambiamento ma senza perdere il contatto con la tradizione. Quante verità ci sono nei contadini toscani di Soffici! Quanta poesia nelle sue donne stilizzate e laboriose! In lui si respira la modernità che si congiunge con la forma dell’arte toscana e con la pittura murale del Quattrocento.

Nella mostra, accanto ai paesaggi di Soffici, è positivamente rimarchevole la visione di tele di altri pittori. Quindici opere di italiani del Novecento invitano a considerare Soffici nel quadro di una generazione che esprime De Chirico e Carrà. Ed è questo un aspetto che andrebbe sviluppato maggiormente. Ed è questo un punto di partenza per evitare di de-storicizzare un altro artista. In tanti vorrebbero de–storicizzare la scomoda arte della prima metà del Novecento e farlo per appropriarsi di una carica storico–artistica unica.

Insomma, per conoscere Ardengo Soffici, per dialogare con la sua arte, per percepire lo spirito del paesaggio italiano da lui dipinto, diviene fondamentale rileggere la personalità di questo artista. Un artista che dall’avanguardia giunse alla restaurazione fascista; dal rifiuto del classicismo poi arrivò ad imitare Giotto; e dal caos delle vicende del secolo spietato raggiunse le immagini di un mondo ideale, le immagini del paesaggio italiano.

@barbadilloit

Renato de Robertis

Renato de Robertis

Renato de Robertis su Barbadillo.it

Related Posts

Gin&Noir. “Ho ucciso Enrico Mattei”: la ricostruzione romanzata della morte del tycoon patriottico

Enrico Mattei l’uomo della rinascita (energetica) italiana

5 Luglio 2022
Segnalibro. L’Antichità, la decadenza, la democrazia e il “cretinismo parlamentare”

Segnalibro. L’Antichità, la decadenza, la democrazia e il “cretinismo parlamentare”

4 Luglio 2022

Siracusa. Al Teatro Greco è l’ora dei premi (anche dell’Assostampa)

Il cuore ribelle (più che mai) di Dominique Venner 

Premio John Fante. Ferracchiati, Mattei, Gargiullo e Zannoni i finalisti

Addio a Piero Vassallo intellettuale (cattolico) fuori dal coro

Rigodon. La Variante Dc ovvero il sogno erotico di tutti i democristiani

Azzurre lontananze, tradizione on the road                                               

Christian Bobin, il semplice scrittore francese che scrive e fa pensare sorridendo

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Alberi e la storia, un nuovo approccio al reale

Alberi e la storia, un nuovo approccio al reale

5 Luglio 2022
Gin&Noir. “Ho ucciso Enrico Mattei”: la ricostruzione romanzata della morte del tycoon patriottico

Enrico Mattei l’uomo della rinascita (energetica) italiana

5 Luglio 2022
Segnalibro. L’Antichità, la decadenza, la democrazia e il “cretinismo parlamentare”

Segnalibro. L’Antichità, la decadenza, la democrazia e il “cretinismo parlamentare”

4 Luglio 2022

Ultimi commenti

  • Guidobono su Formula 1. La prima di Sainz al Gran Premio di Gran Bretagna
  • Guidobono su Formula 1. La prima di Sainz al Gran Premio di Gran Bretagna
  • Guidobono su Formula 1. La prima di Sainz al Gran Premio di Gran Bretagna
  • Guidobono su Formula 1. La prima di Sainz al Gran Premio di Gran Bretagna
  • Guidobono su Enrico Mattei l’uomo della rinascita (energetica) italiana
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Alleanza atlantica tra luci ombre e servilismo
  • Guidobono su Formula 1. La prima di Sainz al Gran Premio di Gran Bretagna

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più