Se la vendetta è un piatto da gustare freddo, Martin ‘O Neill si rivela un maestro della ripicca. L’ex tecnico del Sunderland, che venne sostituito da Paolo Di Canio nelle ultime giornate dello scorso campionato e che nei giorni scorsi è stato nominato nuovo ct dell’Irlanda in coabitazione con Roy Keane, si è tolto un macigno dalle scarpe: «Di Canio? Un ciarlatano di professione…».
Il casus belli è sempre lo stesso: il tecnico italiano non ha mai sprecato nemmeno una parola di circostanza per tentare di salvare la faccia al suo predecessore sulla panca biancorossa. Tutt’altro, l’ha sempre accusato di aver gestito una squadra flaccida sia sotto il profilo atletico che morale. ‘O Neill si sfoga a distanza di otto mesi dal suo esonero e di due da quello del suo successore: «Paolo è arrivato qui e, fondamentalmente, così come passavano le settimane così perdeva ogni scusa possibile. Ed io sorridevo, beffardo».
‘O Neill spiega pure perché: «Contro il Chelsea se la prese con la scarsa forma dei calciatori. Vinse con il Newcastle e ogni ragionamento atletico venne magicamente accantonato. E poi arrivò la disfatta con l’Aston Villa. Improvvisamente non sapeva più dove arrampicarsi…».
L’allenatore nordirlandese ha seguito molto da vicino pure il catastrofico inizio campionato del Sunderland: «Dopo aver perso con un gol a partita finita contro il Southampton, qualcuno gli chiese della condizione atletica dei suoi. E lui rispose che la forma sarebbe stata raggiunta a Natale, in inverno, non era mica in programma per quella partita. Non sapete nemmeno quanto ho riso…»