«Il fatto di essere “figli di” non è sufficiente. Se Marina Berlusconi dovesse decidere di impegnarsi in politica, dovrebbe rimettersi alla parola degli iscritti al suo movimento. Spero abbia una corazza solida». Parola di Marine Le Pen che ha commentato così le voci che vorrebbero l’ingresso in politica della figlia di Berlusconi, Marina. Marine Le Pen e Marina Berlusconi allora. L’associazione, in Italia, si fa spesso di questi tempi. Non solo per assonanza dei nomi ma anche perché la leader del Front National è subentrata al padre alla guida del partito.
Rispetto a questo Marine da parte sua ha spiegato di non aver «assolutamente nessun consiglio» da dare a Marina Berlusconi, non fosse altro perché «non la conosco, non so se abbia la febbre dell’impegno pubblico o della politica».
Il leader del Fn, infatti, può raccontare la sua personale esperienza: «Io ho fatto politica fin da molto giovane, sono stata per la prima volta candidata a 23 anni e quindi il mio arrivo sulla scena mediatica è stato preceduto da un lungo percorso politico». Tutto decisamente molto diverso per Marina che viene sì da un lungo impegno, ma tutto all’interno delle aziende di famiglia (dove è un’apprezzata manager).
I guai giudiziari di Berlusconi, però, uniti al distacco crescente dall’ex delfino Alfano spingono in tanti – all’interno di Forza Italia – a “sognare” la discesa in campo di Marina. Altri, invece, sono scettici. «Non so – ha commentato Marine che ha avuto esperienza di una cosa simile -; il semplice fatto di essere “figlia di” non è naturalmente sufficiente. Questo era stato detto a me e io credo di averlo dimostrato a sufficienza. Ma se ha voglia di impegnarsi e ha cose da dire, la parola spetterà poi ai membri del suo movimento, come è stato al Front National dove c’erano due candidati». Una cosa però si sente di consigliarla alla figlia di Berlusconi: «Spero che abbia una corazza solida».