«Dire che è nostalgia tentare di ridar vita a un movimento politico che riparte da Alleanza nazionale…, poi si possono trovare anche forme nuove, questo non è un problema… però quel mondo ha diritto a una rappresentanza. Oggi per usare un termine in voga, il simbolo di An è federatore di tutti quelli che ci sono stati, e come vediamo c’è un ripensamento positivo anche da parte di chi non volle aderire ad Alleanza nazionale. Perché rinunciarci?». Così Francesco Storace – nello stesso giorno in cui Gianfranco Fini si è riaffacciato nel dibattito politico con l’intervista al Corriere della Sera – ha presentato oggi il “Movimento per Alleanza nazionale”, “l’altra” manifestazione del 9 novembre, lo stesso giorno in cui Fratelli d’Italia lancerà con Officina per l’Italia in vista del congresso di gennaio.
Un appuntamento, questo, al quale il leader de La Destra vuole arrivare coinvolgendo sedici realtà politiche (le principali sono La Destra, Fli, Io Sud e Fiamma Tricolore, di cui erano presenti i responsabili Roberto Menia, Adriana Poli Bortone e Luca Romagnoli) con l’obiettivo di “scongelare” il simbolo di Alleanza nazionale ma anche di lanciare un segnale ai “cugini” di Fratelli d’Italia con i quali da mesi è impegnato in un dialogo che stenta a decollare: «Stiamo preparando questa manifestazione del 9 novembre, in coincidenza con l’anniversario del crollo del muro di Berlino, perché vogliamo che crollino tutti i muri, anche a destra. L’auspicio che ho personalmente è che anche con Fdi e “Officina per l’Italia” ci sia un dialogo. Ci stiamo lavorando e da parte nostra la discussione è aperta».
Per fare cosa? «Il nostro – ha proseguito Storace – è un messaggio a tutti quelli che hanno militato in An, per ripartire da quattro anni fa, per ridare una nuova speranza a destra. Abbiamo 10 sigle a destra, bisogna eliminarle tutte e farne una sola, senza personalismi, sotto il simbolo di An, la proprietà del quale non può essere un problema perché è una risorsa per tutti. Noi non abbiamo bisogno di sedie in prima fila. Il simbolo appartiene a una comunità». Senza giri di parole è chiaro anche l’obiettivo politico: «Il 9 novembre lanceremo anche una proposta politica per le elezioni Europee».
Sulla necessità politica di un’aggregazione del genere è intervenuto anche Roberto Menia di Fli: «Non vogliamo né contaminazioni passatiste né revival stantìi, ma solo sottolineare come l’attuale voglia di destra che nel Paese c’è, mai come oggi è sottorappresentata per via di una oggettiva e inutile balcanizzazione». A margine della presentazione c’è stata anche occasione di riflettere sul presunto ritorno in campo di Gianfranco Fini. Francesco Storace, l’unico “graziato” dagli attacchi dell’ex leader di An ai colonnelli, ha escluso però la possibilità di un suo eventuale coinvolgimento: «Lui ha detto con chiarezza che privilegerà altre forme di intervento politico, vuole dar vita a una fondazione di pensiero. Ma certo e’ difficile immaginarlo di nuovo alla guida di un soggetto politico».
@barbadilloit