Il Red Bull di Spielberg, tra le alture della Stiria, è la sede del Gran Premio d’Austria, l’undicesimo nella stagione 2025 della Formula 1.
Oltre l’aspetto paesaggistico, si rinnova la sfida con una delle piste più veloci del calendario, particolarmente probante anche dal punto di vista altimetrico, visti i 63,40 metri di dislivello.
Lungo 4326 metri, il tracciato conta 10 curve e presenta tre zone DRS consecutive, tutte comprese tra le prime quattro curve.
La Pirelli ha portato in Austria gomme morbide, ossia le C3 (Soft), le C4 (Medium), le C5 (Hard).
Le prove libere
I tre giorni austriaci cominciano con le prove libere e nel dettaglio con quelle del venerdì mattina, disputate sotto le nuvole, non senza qualche goccia di pioggia nel finale.
Nelle FP1 il primato è andato a George Russell, in 1’05”542 (Soft), nettamente ritoccato nelle FP2 del pomeriggio, che hanno visto al vertice Lando Norris, in 1’04”580.
Il britannico della McLaren è stato il più rapido anche sabato mattina, nelle FP3, col tempo di 1’04”324 (Soft).
Le qualifiche
Si arriva così in qualifica: nella Q1 si è nuovamente messa in luce le McLaren, con il miglior tempo di Norris, in 1’04”672 (Soft), poi ripetutosi anche nella Q2, in 1’04”410 (Soft).
Nella decisiva Q3, il primo run conferma la velocità di Norris, poleman provvisorio in 1’04”268, addirittura davanti a Charles Leclerc (1’04”492).
Il numero 4 si conferma anche nel successivo tentativo, abbassando il riferimento addirittura fino all’1’03”971 e prendendosi la pole position, con Leclerc e il compagno Oscar Piastri alle sue spalle.
In quarta posizione Lewis Hamilton, poi George Russell, Liam Lawson, Max Verstappen, Gabriel Bortoleto, Andrea Kimi Antonelli e Pierre Gasly, in chiusura il francese delle prime dieci posizioni.
In difficoltà sono apparsi Yuki Tsunoda (Red Bull), Carlos Sainz (Williams), Nico Hulkenberg (Kick-Sauber), rispettivamente qualificatisi in diciottesima, diciannovesima e ventesima posizione.
La gara
Per partire, Pierre Gasly, Isack Hadjar, Franco Colapinto, Oliver Bearman, Nico Hulkenberg hanno scelto le Soft; gli altri, le Medium.
Tuttavia, durante le fasi di preparazioni della partenza, Carlos Sainz ha un problema sulla sua Williams, che resta in un primo momento bloccata; solo in un secondo momento, lo spagnolo riprenderà la via dei box.
Sul retrotreno della vettura, però – da un presumibile surriscaldamento dei freni – si sviluppa un principio d’incendio: per l’iberico non c’è altra soluzione che il ritiro.
Il necessario nuovo giro di formazione avrebbe invece portato il Gran Premio a disputarsi con una tornata in meno sul computo totale.
Allo spegnimento dei semafori Norris deve guardarsi da Leclerc sulla sua destra, salvo poi il monegasco vedersi sorpassato da Piastri; in curva 1, la Niki Lauda anche Russell sopravanza Hamilton.
Il gruppo, con il moltiplicarsi degli effetti scia affronta così l’allungo verso la curva 2, la Munzer appropinquandosi al tornantino in salita – la curva 3 – Remus.
Proprio in questo tratto Antonelli ha provato a passare Lawson all’interno ma lunghissimo e scomposto nella frenata del tornantino, ha colpito Verstappen: ritiro per entrambi e si rende necessaria la Safety Car.
Nel frattempo, pochi istanti prima della neutralizzazione, Hamilton ha rimesso Russell alle sue spalle, confermandosi quarto.
La gara riprende dal giro 4 e le due McLaren fanno l’andatura: Piastri dimostra di non voler attendere e viaggia nel retrotreno del compagno capofila.
Nell’arco di un paio di tornate l’australiano è già potenzialmente in una posizione d’attacco, avendo la possibilità di utilizzare il DRS.
Al giro 11 Piastri attacca alla Remus e passa ma nell’allungo successivo Norris può aprire a sua volta il DRS e alla curva 4, la Schlossgold lo contro sorpassa, tornando in testa.
Nel frattempo, tra la tornata numero 12 e la 13 sono arrivate le prime soste; al giro 15 Piastri torna a farsi vedere sul rettilineo principale ma la sua è una manovra di studio per testare i limiti di Norris.
Il duello di testa e l’attesa degli altri piloti di vertice comportano tempi – per i primi – intorno al minuto e 10”alto, minuto 11” e zero.
Russell compie la prima sosta alla fine del giro 18, confermando le medie; due giri dopo, Piastri prova a inventarsi una frenata posticipata in curva 4 e per poco non colpisce Norris.
Alla fine dello stesso giro 20, in McLaren richiamano il britannico, che passa alle dure, riprendendo quarto la pista.
Oscar Piastri prende così la testa, potendo correre senza disturbi aerodinamici altrui, fermo restando uno pneumatico leggermente danneggiato in occasione di quella frenata (giro 20).
Con Norris sul passo del minuto 09” e otto, alla fine del giro 24 Piastri torna ai box, montando le Hard.
L’australiano torna in gara quarto, con circa sei secondi di distacco dall’altra McLaren; davanti restano le due Ferrari, anche se Leclerc si ferma alla fine del giro 25 e Leclerc del 26, entrambi per le dure.
Sorpassati Alonso e Lawson in poco tempo Leclerc riprende la terza piazza virtuale; lo segue Hamilton (giro 29), anche lui impegnato nelle stesse manovre.
In attesa delle eventuali seconde soste, i tempi della McLaren (giro 39) sono intorno al minuto 09” e nove per Norris, un minuto 09” e quattro per Piastri; l’australiano è in piena rincorsa.
Per Russell il secondo pit stop avviene alla fine del giro 45, per le dure; quattro tornate dopo è la volta di Leclerc, per le medie e alla fine del passaggio numero 50 rientra pure Hamilton (Medium).
Sosta pure per Norris (medie) alla fine del giro 52; trascorre un passaggio e ai box si presenta anche Piastri, per montare le medie.
All’uscita dalla corsia il numero 81 si ripresenta ben dietro al numero 4 (tre secondi la differenza), per altro nel pieno della lotta per la quindicesima posizione tra i doppiati Tsunoda e Franco Colapinto.
Archiviati i rischi, Piastri può avere pista libera e valorizza questa condizione girando circa mezzo secondo meglio di Norris: all’inizio del giro 61, il distacco tra i primi due è già sceso sotto i due secondi.
Ad aggiungere più incertezza al finale è un danno sull’ala anteriore del britannico, come lamentato dallo stesso pilota.
Norris comunque non si scompone, seppur al cospetto dei doppiati e mantenga sempre un margine di sicurezza su Piastri.
Al termine dei 70 giri (così come da nuovo programma) la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Lando Norris, davanti a Piastri, dunque pilastri nella doppietta della McLaren.
L’australiano ha ottenuto anche il giro più veloce, in 1’07”924, alla tornata numero 59.
In terza posizione un solido Charles Leclerc, il cui podio non è mai stato messo in discussione; quarto Lewis Hamilton, anche lui costante.
In quinta posizione si è classificato George Russell, poi Liam Lawson sesto, Fernando Alonso settimo, Gabriel Bortoleto ottavo (per il brasiliano della Kick-Sauber questi sono stati i primi punti in Formula 1).
Hanno chiuso la zona punti Nico Hulkenberg, nono ed Esteban Ocon (Haas) decimo.
La Formula 1 tornerà in pista la settimana prossima per l’iconico evento di Silverstone, il teatro del Gran Premio di Gran Bretagna.