
Il traffico di jet privati sulla rotta Londra – Milano, in direzione sud, è sempre più intenso. La ragione principale sembra stia nei provvedimenti con cui il governo di Starmer ha abolito il regime fiscale dei «non-dom» (non domiciliati), risalente a un paio di secoli fa, che consentiva a chi, pur residente in Gran Bretagna, dichiarasse di avere all’ estero una residenza principale, di non pagare tasse sui redditi prodotti fuori dal territorio UK.
Conseguenza è che a Londra sono registrati 74 mila «non-dom», in genere ultra ricchi stranieri che si erano stabiliti in Gran Bretagna in modo da tenere fuori dalla portata del fisco parte dei loro patrimoni. Il governo laburista, inoltre, ha imposto la tassa di successione anche su quanto detenuto all’estero, che, sin qui, andava esente.
Flat tax “Ronaldo” di Renzi
Situazione di agitazione e corsa a “fare le valigie” verso destinazioni diverse tra cui l’Italia. Questo perché il governo Renzi (2017) introdusse un regime tributario (beneficiario illustre, tra gli altri, Cristiano Ronaldo) che prevedeva – per chi avesse stabilito il suo domicilio fiscale in Italia – una Flat Tax originariamente di € 100.000,00/anno elevata a € 200.000,00/anno dal DL 113/2024 a saldo delle imposte dovute per i redditi prodotti fuori dall’Italia (i redditi italiani tassati normalmente).
Farage: “Meloni, ridacci i milionari!
Il raddoppio dell’imposta di cui sopra non ha affatto ridotto gli interessati: dal 2017 si parla di 4.500 “Paperoni” approdati da noi, con previsione che nei prossimi due anni si triplichino, tanto da mettere in allarme Nigel Farage, che dichiara : “Meloni, verremo a riprenderci i milionari che Milano ci ha rubato”.
L’Italia sarebbe al sesto posto tra le mete preferite e – nella classifica delle Città – Milano sarebbe undicesima (al terzo in quella europea dopo Londra e Parigi). In testa New York e la Bay Area (California) seguite, nell’ordine, da Tokio, Singapore, Los Angeles, Londra, Parigi, Hong Kong, Sydney, Chicago e, appunto, Milano.
Occorre però valutare l’effetto “Paperoni” quando – come a Milano – danno vita ad una significativa concentrazione. Anzitutto l’influsso sul mercato immobiliare e delle locazioni genera aumenti che escludono aree significative dall’essere abitate da quelli che, sin qui, erano i naturali residenti.
I valori immobiliari (vendita e locazione) che si registrano a Milano sono ormai ampiamente incompatibili con redditi “normali”. Le quotazioni medie a Milano si attestano a 5.420 euro al metro quadrato, livelli che consentirebbero l’acquisto di immobili di pregio in altre città italiane.E i valori sono calcolati considerando anche le zone di nessun pregio.
Sradicati
Il Sole 24 Ore ha fatto il conto che in 50 anni (dal 1975) l’immobile in centro Milano è cresciuto del 3.529% a fronte del 3.369% dell’indice Ftse Italia Mib storico della Borsa Italiana. Problema serio perché comprare (o anche affittare) casa per una coppia con reddito complessivo di € 5/6.000,00 è arduo e ciò sradica dalle aree tradizionali di abitazione le nuove generazioni di “milanesi non milionari”, con un sistema di trasporti che non agevola la residenza “fuori Milano”.
Non solo, la crescita del costo dei servizi rende ulteriormente “inabitabile” la Città per ceti di normale redditualità. I prezzi di tutti i generi alimentari sono esplosi in meno di tre anni, bar e ristoranti rincarati del 26%.
Insomma i milionari sono concittadini difficili e preferiscono restare “tra loro”.