
Al via a Pordenone la mostra La spada e la libellula, dedicata a Gōseki Kojima, al Palazzo del Fumetto curata da Francesco Verni si può apprezzare – dal 6 giugno al 13 luglio, e dal 31 luglio al 31 agosto – l’intero percorso artistico del grande mangaka, iniziando dal suo capolavoro fumettistico, per affrontare poi la sua arte pittorica declinata attraverso vari temi:
- Natura, in cui il soggetto fondante è l’elemento naturale
- Vita, nel quale spiccano oggetti e scene di vita quotidiana
- Infanzia in cui si ritrova Daigoro che per decenni diventa il soggetto preferito del pittore, elemento archetipo dell’innocenza e della spensieratezza
- Tradizione raccoglie le opere legate al mondo tradizionale giapponese, dalla rappresentazione dell’oroscopo, alle feste popolari, fino al mondo invisibile delle creature soprannaturali come yokai e dragoni.
L’autore nipponico
Gōseki Kojima è nato il 3 novembre 1928 a Yokkaichi nella prefettura di Mie, sull’isola di Honshu.
Ha debuttato nel manga negli anni ’50. Il punto di svolta è arrivato grazie all’incontro con lo sceneggiatore Kazuo Koike e con la pubblicazione di Lone Wolf and Cub (Kozure Ōkami).
L’opera mastodontica di circa novemila tavole è stata pubblicata dal 1970 al 1976 ed è considerata una pietra miliare del manga.
Al grande lavoro di fumettista, Kojima ha sempre affiancato quello di pittore nel segno dello stile Nihonga, la pittura tradizionale giapponese, su cui si concentrerà negli ultimi due decenni della propria vita.
Gōseki Kojima è morto a Tokyo il 5 gennaio del 2000: l’anno successivo il suo Lone Wolf and Cub vincerà l’Eisner Award per la miglior edizione statunitense di materiale internazionale, mentre nel 2004 sia Kojima che Kazuo Koike verranno inseriti nella Will Eisner Award Hall of Fame.