Hellas über alles. Quando gli Scaligeri nel 1985 divennero Campioni d’Italia
Nel 1981 era approdato al Verona l'allenatore Osvaldo Bagnoli che nelle stagioni precedenti aveva allenato il Cesena, Bagnoli è conosciuto per l'utilizzo del Catenaccio
Oggi non ci rendiamo conto di quale impresa abbiamo realizzato, ma sarà il corso del tempo a farcelo capire.
Domenico Volpati
La stagione 1984 – 1985 fu una stagione ricca di sorprese a partire già dalla campagna acquisti della Serie A, in gennaio la Federcalcio aveva imposto un blocco agli ingaggi di giocatori stranieri, questo blocco che sarebbe durato fino al 30 giugno costrinse le principali squadre della Serie A ad accaparrarsi i migliori campioni. L’acquisto piu’ importante fu l’argentino Maradona acquistato dal Napoli per 13 miliardi di vecchie lire dal Barcellona, all’Inter giunse il tedesco Karl Heinz Rumenigge protagonista della finale mondiale del 1982, alla Fiorentina giunse il brasiliano Socratese, mentre Junior firmò un importante ingaggio con il Torino, alla Sampdoria giunse lo scozzese Souness, all’Atalanta giunse lo svedese Stromberg, al Milan giungono gli inglesi Hateley e Wilkins.
Ma la squadra di cui vogliamo parlarvi è una provinciale che da qualche anno otteneva ottimi piazzamenti in Serie A insidiano le piu’ blasonate Inter, Milan e Juventus, si trattava dell’Hellas Verona che durante il calcio mercato si aggiudicò due grandi campioni come il tedesco Briegel, anche lui protagonista della finale mondiale del 1982 in Spagna e il danese Elkjær che nel 1984 arrivò in semifinale con la nazionale danese di calcio.ai Campionati Europei.
Nel 1981 era approdato al Verona l’allenatore Osvaldo Bagnoli che nelle stagioni precedenti aveva allenato il Cesena, Bagnoli è conosciuto per l’utilizzo del Catenaccio come lo applicava Trapattoni schierando la marcatura a zona mista in difesa.
Con l’arrivo di Bagnoli il club scaligero inizia una serie positiva di vittorie, durante la stagione 1981 – 1982 grazie all’asse Garella, Tricella, Di Gennaro e Penzo il Verona si posiziona Primo nel campionato cadetto di Serie B. Nel Campionato 1982 – 1983 il Verona si contese il primo posto con la Roma, a causa di una fase di calo fisico il Verona venne sorpassato dalla Roma che quell’anno vinse il campionato, tuttavia raggiunse il quarto posto ottenendo il piazzamento in zona Uefa.
Anche il campionato del 1983 – 1984 fu conteso con la Roma e per gli Scaligeri si concluse con un discreto ottavo posto.
Nel campionato 1984 – 1985 entrò in scena lo sponsor Canon grazie al quale giunsero a Verona il difensore tedesco Hans-Peter Briegele l’attaccante danese Preben Elkjær Larsen, a questi validi giocatori vi erano il portiere Claudio Garella, in difesa Ferroni e Marangon, a coordinare il pacchetto difensivo vi era il libero Tricella, il centrale Silvano Fontolan a centrocampo assieme a Di Gennaro assieme a Volpati e Briegel (con Bruni in riserva), in attacco ad affiancare Elkjær vi erano Fanna e Galderisi.
Il 16 settembre il Verona partì in modo folgorante battendo 3 a 1 il Napoli, seguirono le vittorie con l’Ascoli fuori casa e poi con l’Udinese in casa, a seguire vi fu il pareggio con l’Inter a San Siro seguita da una vittoria in casa con la Juventus per 2 a 0 con gol di Elkjaer.
Gli avversari cominciano a rendersi conto che l’Hellas è una squadra che fa sul serio, lo dimostra con il pareggio 0 a 0 con la Roma all’Olimpico grazie anche alle ottime prestazioni di Garella, il cammino del Verona prosegue travolgendo la Fiorentina e la Cremonese, segue poi un pareggio con la Sampdoria. Il 14 aprile del 1985 la prima sconfitta con il Torino per 2 a 1 proprio al Bentegodi. Dopo quella battuta di arresto il Verona prosegue il suo cammino pareggiando con il Milan a San Siro, segue poi una vittoria per 1 a 0 contro la Lazio e il pareggio con il Como. La conquista dello Scudetto avviene il 12 maggio a Bergamo con il pareggio con l’Atalanta cui seguirà un roboante 4 a 2 contro l’Avellino.
Nella classifica finale il Verona è primo, seguito da Torino e Inter, la Sampdoria che ha vinto la Coppa Italia va in Coppa delle Coppe, il Milan va anch’esso in Europa mentre la Juventus arriva sesta nonostante Platinì si riveli il capocannoniere del campionato con 18 gol e la vittoria in Coppa Campioni nella tragica notte dell’Heysel a Bruxelles in cui 39 tifosi juventini trovarono la morte durante gli scontri con i tifosi inglesi del Liverpool.
Ma chi erano i protagonisti di quella magnifica stagione?
Questi erano i magnifici 11: Claudio Garella, Mauro Ferroni, Luciano Marangon, Roberto Tricella, Silvano Fontolan, Hans Peter Briegel, Piero Fanna, Domenico Volpati, Giuseppe “Nanu” Galdersi, Antonio Di Gennaro, Preben Elkjaer Larsen.
In panchina Osvaldo Bagnoli soprannominato il Mago della Bovisa che successivamente allenerà il Genoa portandolo in Uefa e risollevando l’Inter dopo la deludente stagione 1991 – 1992 di Orrico.
Quello scudetto fu una vittoria per tutti i veronesi, fu uno scudetto unico in un campionato dominato da squadre come Juventus, Inter e Milan, uno scudetto che fu espressione non solo di una città, ma anche di un capoluogo di provincia e di una regione che è il motore economico dell’Italia.
Il 12 maggio del 1985, centomila veronesi si riversarono nelle strade della città di Verona per festeggiare i loro campioni, qualcuno di loro come Garella oggi non c’è piu’ ma tutti gli altri come il Direttore Sportivo Mascetti, il mister Bagnoli, Elkjaer, Briegel, Tricella, Garella, Galderisi, Fanna, Volpati, Di Gennaro, Bruni, Spuri, Ferroni, Fontolan, Donà, Sacchetti, Terracciano, Turchetta e i fratelli Maragon e tutti gli altri protagonisti di quella grande stagione fanno parte della leggenda e anche chi vi scrive non è un tifoso del Verona tuttavia ricorda molto bene quel campionato anche se all’epoca aveva 12 anni, ma non ha dimenticato quel campionato e quei magnifici 11.
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