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Barbadillo
Home F1 e corse

F1. In Spagna la Ferrari sale sul podio dominato da McLaren

LeClerc supera Verstappen, terzo. Male Hamilton: solo settimo

by Lorenzo Proietti
3 Giugno 2025
in F1 e corse
0

Il Circuito di Barcellona-Catalogna, nel comune di Montmelò, ospita per la venticinquesima volta il Gran Premio di Spagna, il nono nella stagione 2025 della Formula 1.

Si gareggia su una pista ormai rodata, tecnica, probante – ricca di curvoni veloci – e proprio per questo sede consueta di collaudi e di prove pre-stagionali.

Il tracciato misura 4657 metri – con due Zone DRS – e conta 14 curve, soprattutto di media e alta velocità.

A proposito di carichi, la grande novità dell’evento spagnolo è la direttiva TD018, introdotta dalla FIA per contrastare l’eccessiva flessibilità delle ali anteriori, imponendo un loro maggiore rigore.

La serietà e l’impatto dei curvoni e le elevate velocità medie del circuito catalano hanno portato la Pirelli a scegliere le mescole più dure: le C3 (Soft), le C2 (Medium) e le C1 (Hard).

 

Le prove libere

Dal dibattito sulle ali ai primi responsi della pista, il venerdì del Montmelò ha comunque visto in gran spolvero le McLaren.

Nelle FP1 della mattina, il primato è stato di Lando Norris, in 1’13”718 (Soft), con il compagno Oscar Piastri davanti a tutti nelle FP2 del pomeriggio, in 1’12”760 (Soft).

Il sabato, nelle terze prove libere, le FP3, in prima posizione si è piazzato di nuovo Piastri, migliorando entrambi i riferimenti di vertice della giornata precedente, fino all’1’12”387 (Soft).

 

Le qualifiche

Le prove ‘ufficiali’ sono partite dalla Q1, col primato di Piastri in 1’12”551 (Soft), riferimento poi ritoccato sempre dall’australiano in Q2, col miglior tempo in 1’11”998.

Nella decisiva Q3, i due run di qualifica hanno confermato al vertice le due McLaren: dapprima, virtualmente, quella di Lando Norris, poleman provvisorio in 1’11”819.

Nel secondo giro cronometrato, il britannico si è migliorato, fino all’1’11”755.

Sennonché Oscar Piastri (che nel primo run aveva grato in 1’11”836) è riuscito a raggiungere un riferimento cronometrico di 1’11”546, conquistando la pole position.

Secondo Norris – per una prima fila tutta McLaren – poi Max Verstappen, George Russell, Lewis Hamilton, Andrea Kimi Antonelli.

Con un solo treno di gomme (morbide) nuove, Charles Leclerc ha potuto fare un solo giro veloce: in 1’12”131, il monegasco della Ferrari si è dovuto accontentare del settimo posto.

Alle sue spalle, Pierre Gasly (Alpine-Renault), Isack Hadjar (Racing Bulls) e Fernando Alonso (Aston Martin).

In serata, l’Aston Martin ha comunicato che Lance Stroll (quattordicesimo in qualifica) non avrebbe preso parte al Gran Premio.

La riacutizzazione di un dolore a un polso e alla mano – in relazione ad una procedura alla quale si era sottoposto nel 2023 – non gli ha permesso di continuare.

Per l’evento spagnolo, comunque – avendo Stroll lasciato dopo le prove cronometrate – nessuno ha preso il posto del canadese.

 

La gara

Yuki Tsunoda – già ventesimo nelle qualifiche – ha cominciato la gara dalla corsia dei box, a causa di alcune modifiche sulla sua Red Bull RB21 operate in regime di Parco Chiuso.

Il giapponese ha scelto le gomme Medium per cominciare la gara; l’unico, dato che gli altri diciotto partenti sono tutti andati sulle Soft.

Allo spegnimento dei semafori Piastri mantiene la testa, mentre Norris non ha un buono spunto e viene affiancato da Verstappen e Russell; l’olandese lo sorpassa.

Russell, invece, ha dovuto allargarsi alla prima staccata, quella delle curve 1 e 2 – la variante Elf– tagliando la via di fuga e rientrando – quinto – dietro a Hamilton.

Da quinto a sesto in tre curve, nella misura in cui anche Leclerc ha sopravanzato Russell all’interno della curva 5, la Seat.

La scelta pressoché univoca di cominciare sulle morbide – con vetture pesanti di carburante –  ha imposto nelle battute iniziali un’andatura non certo sostenuta.

I riferimenti, al vertice, sono tra il minuto e 19” alto (Piastri) e il 20”e cinque, con distacchi abbastanza contenuti: in particolare, quelli dei due ferraristi.

Tanto che, al giro 7, Leclerc prova ad uscire dalla scia di Hamilton, in fondo al rettilineo principale.

Nonostante una differenza di passo marcata in favore del monegasco, dalla Ferrari non impongono nessuno scambio di posizioni; anzi – sempre alla prima frenata – al giro 9 Leclerc si vede di nuovo rintuzzato.

Il sorpasso si compie (in fondo al rettilineo) all’inizio della tornata successiva – la numero 10 – con Hamilton che resta lontano dal punto di corda della curva e Leclerc si può infilare, frenando leggermente più tardi.

Ai vertici, nel frattempo, Norris ha sfruttato la mancanza di aderenza di Verstappen per tornare – quando è iniziato il giro 12 – nel retrotreno della Red Bull.

Non trascorre che un passaggio e all’inizio del giro 13, Norris si riporta secondo, finalizzando la manovra di sorpasso sull’avversario della Red Bull, ben prima della prima frenata.

Al termine della medesima tornata, proprio Verstappen è ai box – in anticipo rispetto agli altri piloti di testa – montando di nuovo delle morbide e scendendo virtualmente ottavo.

Tre giri dopo è la volta di Hamilton (fine giro 16), per le medie e alla fine del giro 17 ai box va anche Leclerc: per il monegasco, in una sosta da 2”1, un treno di medie e posizione mantenuta sul compagno di squadra.

Superati in pista Hadjar, Antonelli, Russell e le due Ferrari in occasione dei loro pit stop, al giro 20 Verstappen è tornato terzo.

Soste anche per – e tutti dalle morbide alle medie – Russell (fine giro 20), Norris e Antonelli (fine giro 21 per entrambi), Piastri (fine giro 22); al rientro in pista, l’australiano è secondo, dietro Verstappen.

L’undercut (sosta in anticipo con annesso sorpasso) che è riuscito alla Red Bull si è tuttavia dovuto rapportare al fatto che in McLaren abbiano allungato lo stint (il primo), per delle mescole più resistenti.

In effetti, nell’arco di una paio di tornate, i tempi di Piastri (e Norris) avevano già raggiunto il minuto e 19”8, sostanzialmente un decimo meglio dell’olandese che pure stava correndo sulle morbide.

Il tutto, considerando l’usura potenzialmente maggiore e più repentina delle stesse Soft che, infatti, avrebbe portato Verstappen a guidare con difficoltà e a perdere decimi.

Così, al termine del giro 29, il pilota della Red Bull effettua la seconda fermata, passando dalle morbide alle medie.

Sette passaggi dopo, l’olandese sorpassa Leclerc sul rettilineo; qualche sorpasso anche a centro gruppo; Verstappen può così sfruttare le sue medie.

Leclerc compie il suo secondo pit stop, per le medie, alla fine del giro 40, uno prima di Russell (fine 41), col britannico che è passato alle morbide.

Al giro 44, ad Antonelli indicano di lasciar passare il compagno britannico e l’italiano esegue.

In testa sempre Piastri – sul minuto 19”2 al passaggio numero 46 – con un ritmo di circa sei, sette decimi più rapido di Norris e Verstappen.

Al termine del passaggio 46, Hamilton è ai box, passando dalle medie e alle morbide; il giro dopo (fine passaggio 47, Verstappen effettua la terza sosta confermando le morbide.

Norris si ferma alla fine del giro 48, per le morbide anche lui, difendendosi dal tentativo rinnovato di undercut dell’olandese.

Al termine del passaggio numero 49, il capofila virtuale Piastri è ai box, confermando le morbide, nonché il primato; poco dopo, ai box anche Antonelli (sempre sulle morbide).

In McLaren sarebbero riusciti a tutelarsi dalle tre soste della Red Bull, ma il traffico (come un duello tra Oliver Bearman e Liam Lawson) ha portato una variabile in più.

Tra l’altro, nel passaggio numero 55, la gara è neutralizzata con la Safety Car: un guasto idraulico sulla sua Mercedes ha infatti costretto Antonelli a fermarsi nella via di fuga all’esterno della curva 10, La Caixa.

A cominciare dai vertici, quasi tutti ne hanno approfittato per rientrare ai box a conclusione proprio del passaggio numero 55; di tutti i piloti fermatisi, la scelta principale è stata quella delle morbide.

Non per Verstappen, la cui unica soluzione è stata quella di montare un treno di Hard, secondo quanto spiegatogli dal suo stesso muretto.

Eccetto l’olandese e Bearman – sulle medie – durante la neutralizzazione erano tutti ormai sulle Soft.

La vettura di sicurezza è rientrata ai box alla fine del giro 60 e così il Gran Premio è ricominciato dalla tornata numero 61.

Alla ripartenza, le due McLaren hanno confermato le prime due posizioni.

Verstappen invece in uscita dall’ultima curva, la numero 14, la New Holland, ha perso il posteriore, toccando leggermente il cordolo e la via di fuga.

L’olandese ha così aperto la porta a Leclerc, issatosi terzo in staccata.

Nel medesimo frangente, ha dovuto anche subire in frenata l’attacco di Russell, con un contatto e la necessità di tagliare la via di fuga, restando comunque quarto, davanti la Mercedes numero 63.

L’inglese si è poi portato all’esterno della curva 5, la Seat – al giro 64 – con Verstappen esortato a farlo sfilare, ma poi è arrivata una ruotata in fase di frenata dall’olandese, forse per un’incomprensione.

Poco dopo, però – sempre al giro 64 – Russell ha sfruttato un presunto largo del diretto rivale in curva 12, la Banc Sabadell, infilandolo e salendo quarto.

All’attacco anche Nico Hulkenberg per la Kick-Sauber, su gomme morbide nuove, al sorpasso di Hamilton alla prima frenata – al giro 65 – e salendo in sesta posizione.

Al termine dei 66 giri in programma, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Oscar Piastri, con Lando Norris secondo a completamento della doppietta della McLaren.

Terzo e nuovamente sul podio con la Ferrari Charles Leclerc, abile a risalire dalla settima posizione di partenza.

Anche il giro più veloce è stato appannaggio di Piastri, in 1’15”743, alla tornata numero 61.

Quarto si è classificato George Russell, quinto Max Verstappen, sesto Hulkenberg, settimo Hamilton, ottavo Isack Hadjar, Pierre Gasly nono, Fernando Alonso decimo (ai primi punti stagionali).

Ritenuto tuttavia autore di una condotta irregolare in occasione del secondo contatto nel duello con Russell, Verstappen ha ricevuto una penalità di 10”, scendendo da quinto a decimo.

Conseguentemente, Hulkenberg è salito quinto, Hamilton sesto, Hadjar settimo, Gasly ottavo, Alonso nono, con l’olandese per l’appunto decimo.

La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, a Montreal, per il Gran Premio del Canada.

Lorenzo Proietti

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