Primavera 1945, a Parigi esce il primo numero del setttinanale Point de Vue. L’editoriale è di Raymond Aron. Grandi sono anche i nomi dei fotografi: Brassaï, Robert Doisneau, Willy Rizzo, Willy Ronis e i soci dell’agenzia Magnum, come Henri Cartier-Bresson e Robert Capa. Dal febbraio 1952 la copertina sarà a colori.
James Goldsmith e Laure Boulay
La testata rischia di scomparire nel 1986. L o salva l’acquisto da parte di James Goldsmith e Laure Boulay de la Meurthe, bisnipote del duca di Guisa, che ne fa una rivista moderna, in quadricromia, con grandi servizi e inchieste sull’aristocrazia. Il numero più venduto – 850.000 copie – del settimanale è quello del 3 settembre 1997: sotto il titolo “La tragédie”, la notizia dell’incidente mortale di Lady Diana, principessa di Galles. Oggi Point de Vue è la rivista francese più venduta in Italia.
Pausa nel tumulto mondiale
Nel numero speciale apparso per gli 80 anni della rivista, Adélaïde de Clermont -Tonnerre scrive: “Ormai da quasi 4 generazioni Point de Vue abbellisce, ogni settimana, la quotidianità dei suoi lettori e dei suoi redattori. Con un centinaio di pagine, la nostra rivista vuole offrire una pausa nel tumulto del mondo, propizio al sogno, all’informazione giusta, alla scoperta, all’arte, alla storia e una luce unica sulle società contemporanee (…).
Nostalgia dell’avvenire
Con voi, grazie a voi, Point de Vue festeggia 80 anni di storia, ma anche di avvenire. Perché c’è sempre bisogno d’ispirazione, di cultura, di grandi e bei destini, infatti ci saranno sempre uomini e donne eccezionali, che, come noi, conoscono gioia e dolore, gloria e delusione, l’amore, le risate o la tragedia. Point de Vue ci unisce gli uni agli altri e abbiamo solo un desiderio, continuare a tessere con voi i legami che ci sono cari. Buon compleanno!”.
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