• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
lunedì 14 Luglio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Proskenion. Il sudario di Edipo come monito per non dimenticare l’orrore in Medio Oriente

Nella settima replica di "Edipo a Colono" al Teatro Greco di Siracusa gli attori stendono un sudario per le vittime di Gaza dopo il no della Fondazione Inda

by Daniela Sessa
25 Maggio 2025
in Cultura
0

Edipo ad Antigone appena arrivato a Colono “…in quest’ultima terra,[…] qui avrei messo fine alla mia vita piena di dolore- portando vantaggio a chi mi accoglieva, e rovina a chi mi aveva esiliato e scacciato”

Antigone a Edipo invitandolo ad accettare la protezione di Teseo: “Guarda al passato, non al presente, e ai dolori che tu hai patito per tuo padre e tua madre: e se li guardi, lo so per certo, capirai che da una rabbia cattiva non può che venire il male”

Sono questi due stralci di Edipo a Colono di Sofocle nella traduzione di Francesco Morosi per l’allestimento di Robert Carsen al Teatro Greco di Siracusa.

Sabato 24 maggio la settima replica dello spettacolo andava in scena nello stesso giorno della manifestazione “50000 sudari per Gaza”, promossa dal rettore Tommaso Montanari e dalla giornalista Paola Caridi e accolta trasversalmente da istituzioni, privati cittadini, associazioni, fondazioni per ricordare le oltre cinquantamila vittime di Gaza. Nella cabala il numero sette è associato alla purezza spirituale, nella Bibbia alla completezza, per i Babilonesi rappresentava il cosmo: la numerologia si rende alla grammatica del testo e la morte di Edipo rappresenta un archetipo di elevazione spirituale che va oltre la prefigurazione naturistica nel testo sofocleo, potendone cogliere, a lettura non certo forzata, prefigurazioni edeniche, fortemente suggestive nella biografia del tragediografo il cui Edipo a Colono fu rappresentato postumo. Per gli attori di Edipo a Colono di Carsen quel numero sette ha rappresentato il punto più alto della significanza dell’arte: alla fine dello spettacolo hanno steso davanti a loro un sudario. Un gesto di vertigine simbolica, tanto più che il CDA della Fondazione Inda aveva negato ai promotori siracusani la lettura di un testo in ricordo delle vittime di Gaza, giustificando il diniego con ragioni statutarie. Il gesto degli attori è più di una adesione e meno di una disobbedienza: è porsi dalla parte della giustizia, è rivendicazione di un compito. Giuseppe Sartori, Paolo Mazzarelli, Rosario Tedesco, Elena Polic Greco, Fotinì Peluso, Clara Bortolotti, Massimo Nicolini, Pasquale Montemurro, Simone Severini, William Caruso e gli attori dei cori e del seguito dei re, il cast tutto hanno firmato il più alto manifesto del 24 maggio 2025. Con addosso gli abiti di scena al pubblico, che li applaudiva, si sono mostrati persona e personaggio, quasi invitandoli a tendere bene l’orecchio alle parole dei poeti. L’arte è il grimaldello con cui aprire le porte del potere. L’atto del “poiein” (ποιεῖν), della creazione artistica è l’unico baluardo delle coscienze, il ventre dell’umana dignità. Il lampo accecante delle parole dei poeti è l’eco della storia, è verità urlata nel tempo. La tragedia non è mai un fatto individuale: è sempre un atto politico e l’assenza della tomba in Edipo a Colono ne è il segno. Qui la tomba non c’è, non c’è un luogo dove Antigone e Ismene possano piangere il loro padre. Il segno è, dunque, il sepolcro assente nella funzione salvifica della città, mentre lontano dalla ospitale Atene i fratelli si preparano alla reciproca mattanza per appropriarsi dello stesso lembo di terra.

La tragedia è, ripetiamo, un atto politico. Il sudario è il panno politico che coprirà i corpi dei fratelli fratricidi di Tebe e di ogni luogo, di quel tempo arcaico e di ogni tempo. Il sudario reca l’impronta del viso del morto. I sudari a Gaza imprimono il viso di uomini, di donne, di anziani, di malati e di bambini ammazzati dalle bombe di una storia priva di memoria, ammazzati dalla fame, dalla sete. I sudari non coprono. I sudari inchiodano all’infamia della morte. I sudari hanno le tracce insanguinate del diritto del taglione. Nello scandalo della vendetta come giustizia il sudario è il monito dell’orrore.

Quel sudario, esso sì “disarmante e disarmato“, lì in mezzo alla scena di un Teatro antico, è come l’Angelus novus di Paul Klee la personificazione della coscienza storica, è un controcanto a Gogol. E’ il canto degli artisti. O una ninnananna per gli ultimi nove bambini uccisi dalle bombe su Gaza.

Daniela Sessa

Daniela Sessa

Daniela Sessa su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: daniela sessagazaProskenionSudario

Related Posts

Riviste. Arriva il nuovo Diorama n. 386 con focus su Trump

Riviste. Arriva il nuovo Diorama n. 386 con focus su Trump

14 Luglio 2025
Estati anni ’70: “lenti” di successo che ora sono classici

Estati anni ’70: “lenti” di successo che ora sono classici

14 Luglio 2025

Ernst Jünger, due volte la cometa tra letteratura e milizia politica

Sandro Marano promeneur in città. Ovvero, il “trovatore”

Segnalibro. Fiabe e leggende nel nome della tradizione irlandese

Focus/2. La cultura tradizionalista di Evola negli anni del primo fascismo

Riviste. Il magazine “Fuoco” indaga sui venti guerra globale

Naxoslegge 2025, il Festival premia Pietrangelo Buttafuoco

Ritratti. Achille Lauro, il D’Annunzio delle periferie

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Riviste. Arriva il nuovo Diorama n. 386 con focus su Trump

Riviste. Arriva il nuovo Diorama n. 386 con focus su Trump

14 Luglio 2025
Estati anni ’70: “lenti” di successo che ora sono classici

Estati anni ’70: “lenti” di successo che ora sono classici

14 Luglio 2025
La vera storia di Almerigo Grilz nel film “Albatross” di Giulio Base (qui il trailer)

Il dibattito. “Albatross”, un tributo al coraggio e alla passione di Almerigo Grilz

14 Luglio 2025

Ultimi commenti

  • Cecco Leoni su La stanza dell’ospite. Libertà d’insegnare? Solo quella de noantri
  • Guidobono su Wokismo ucraìno: le peripezie della statua di chi fondò Odessa
  • Guidobono su Wokismo ucraìno: le peripezie della statua di chi fondò Odessa
  • Cecco Leoni su L’Intelligenza Artificiale? È tutt’altro che neutrale. Anzi, è un’arma
  • Tullio Zolia su “Dino Buzzati”: torna nelle librerie la monografia di Fausto Gianfranceschi
  • enrico su La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)
  • Pasquale ciaccio su La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più