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No italiano al piano pandemico Oms, ma resta tabù l’omeopatia

Eppure costi di medico e rimedio ricadano solo sul privato, non sul sistema sanitario

by Gioia Locati*
23 Maggio 2025
in Cronache
2
Oms

Nell’Assemblea mondiale della Sanità (fino al 27 maggio) si vorrebbe decidere come “gestire le popolazioni” nelle pandemie. Dopo anni di negoziati, ecco il piano pandemico Oms. La buona notizia è questa: l’Italia e altri 10 Paesi non ha aderito (gli Usa non fanno più parte dell’Oms). Il Trattato internazionale, una volta bocciato, non sarà più riproposto.

Attenti ai regolamenti

Occorrerà invece vigilare sulle modifiche ai Regolamenti sanitari internazionali, che vengono votate periodicamente in sede Oms, perché gli emendamenti potrebbero riproporre alcuni contenuti del Trattato. Nel frattempo, in Italia, il quotidiano il Foglio dedica uno dei suoi articoli alla medicina Omeopatica.
Scrive il professore di biochimica Enrico Bucci: “In un mondo in cui le risorse sanitarie non sono infinite, offrire illusioni terapeutiche a fianco delle cure vere è una forma di irresponsabilità, non di pluralismo”. A proposito di illusioni: il periodo gira ambiguamente (o astutamente) e induce a credere che il paziente di un medico Omeopata sia a carico del sistema sanitario. Invece no.
Chi sceglie l’Omeopatia, paga privatamente sia il medico, sia le medicine. Enrico Bucci non dice chiaramente che l’Omeopatia consuma impropriamente le risorse sanitarie, ma fa sì che lo si pensi. E dà per scontato che il medico Omeopata offra illusioni. Motivo? Dice Bucci che gli studi non hanno mai mostrato efficacia.

Paragoniamoli

Quali studi? Quelli che si usano per approvare i farmaci tradizionali. Ma le diluizioni omeopatiche non sono farmaci tradizionali. I medicinali classici non si possono paragonare a quelli omeopatici con gli stessi criteri. Sarebbe come pesare un tavolo e la felicità sulla stessa bilancia. Da una parte c’è un farmaco, che funziona in base alla quantità di principio attivo, dall’altra una sostanza che risuona in modi profondamente diversi a seconda della diluizione e di come la si assume. Sono sottigliezze, certo. Che nella vita hanno un peso. Un peso che “si sente”, anche se nessuno lo misura.

“La scienza non è un’arena di opinioni – scrive Bucci – È un metodo. È fatta per escludere le spiegazioni sbagliate non per accoglierle tutte in un’eterna par condicio fra verità e illusione”. La cura Omeopatica, infatti, è più simile a un’arte che a una scienza. Il medico che si cerca e si sceglie ci ascolta per ore prima di fare una diagnosi e concordare un cammino terapeutico.

Perchè non chiedersi per quali ragioni una persona preferisca un medico competente di Omeopatia piuttosto di uno che questa competenza non ce l’ha? Perché non provare prima di sentenziare? D’altronde nessuno, nemmeno Bucci, sarebbe in grado di descriverci il sapore di una papaya senza averla prima assaggiata.

Esperienza mi dice…

Avevo un dolore cronico da anni: quando veniva, assumevo antidolorifici e anti infiammatori, passava dopo qualche giorno ma, a ogni colpo di freddo, tornava.“Deve cambiare città – mi disse un medico – Succedeva così anche al mio fisioterapista e si è trasferito a Sanremo”.

La medicina mi invitava a rassegnarmi, cara grazia che esistono i farmaci contro il dolore, l’invito a trasferirmi al mare avrebbe dovuto farmi riflettere sullo stile di vita, peggio per me, insomma. Però la non-rassegnazione e la curiosità mi hanno indotto a cercare un medico Omeopata: con soddisfazione e con gratitudine, da anni ormai, vivo senza quel dolore.

Bucci conclude: “Se vedo vendere acqua zuccherata come rimedio contro malattie gravi, il rispetto per il malato — e per la verità — mi impone di dire con chiarezza che è una truffa”.

Già, alla fine l’ossessione porta qui: i guadagni dell’Omeopatia devono finire in altre tasche.

*Dal blog di Gioia Locati

Gioia Locati*

Gioia Locati*

Gioia Locati* su Barbadillo.it

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Tags: Gioia Locati

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Comments 2

  1. pasquale ciaccio says:
    3 settimane ago

    L’ omeopatia non ha la pretesa di sostituirsi alla medicina tradizionale che peraltro non è una scienza esatta. Può servire per certi disturbi, Bucci s’ informi e l’ acqua zuccherata non c’ entra un fico secco-

  2. Guidobono says:
    3 settimane ago

    L’omeopatia è scientificamente inesistente

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