
Le idee non cambiano solo il mondo. Appestano anche i luoghi. Come un virus possono trasformare un ambiente, influendo sulla sua aura, persino sul comportamento delle persone che lo frequentano e financo sulla sua identità. Bisogna stare attenti
Perché lo diciamo? Perché dopo la polemica che ha investito il Teatro Condominio di Gallarate intitolato a «Vittorio Gassmann» (il cui figlio, Alessandro, ha chiesto al sindaco di rimuovere il nome del padre dal luogo «dove è avvenuta la riunione dei partiti di estrema destra europei»), ieri è intervenuto anche lo scrittore Sandrone Dazieri. Il quale forte della propria purezza ideologica: ex leoncavallino difese pure l’ex terrorista Cesare Battisti ha annullato la presentazione del suo libro nello stesso teatro in cui sabato si è tenuto il famigerato Remigration summit. Vade retro.
Però un intellettuale di sinistra non può entrare in un luogo impregnato di idee infette. La sala ora deve essere bonificata.
O di Alessandro Gassmann, perché no?
Sarà Vittorio Gassman (i cognomi non si cambiano retroattivamente)