La mobilitazione di chi difende la terra e la natura
Siccome non si può farne senza, si deve avere un po’ di pazienza? Di che cosa? Dell’energia.
Pazienza? Sì, fino a che non ci piazzano qualche accidente di impianto sotto casa. Allora la pazienza cede il posto all’indignazione. Viene da dire; più che comprensibili. Questo succede a Mulazzano (Lodi), dove si lavora a un progetto di agrovoltaico avanzato (dimensioni di duecento campi di calcio) su un’area finora destinata a coltivare granoturco.
Cittadinanza in fermento
C’è stata un’animata riunione dei cittadini, insieme agli abitanti di Cassino d’Alberi, frazione che risulterebbe ancora più penalizzata. La società che si occupa del progetto ha cercato di spiegare, con l’ausilio anche di tecnici (un legale, un agronomo, un progettista, un rappresentante di Lega Ambiente) che il progetto proteggerebbe le coltivazioni (trasformandole da granoturco – troppo alto – a asparagi, colza, ecc.) e anche i tentativi di mitigazione visiva (siepi, alberi, che però d’inverno, senza foglie, quindi non mitigano nulla), ma le loro ragioni non hanno prevalso sul malcontento cittadino.
Danni ambientali…
Il paese patirebbe questa installazione già in termini di traffico di mezzi pesanti, la costruzione di un simile mostro (date le dimensioni). Si teme per l’aumento delle temperature, per l’impatto acustico. Qualcuno teme che si formino campi magnetici, altri si preoccupano già dello smaltimento (entro 10 anni i pannelli vanno sostituiti).
… Deprezzamento immobiliare
Tutti, poi, pensano alla svalutazione degli immobili in un paese di pannelli roventi. Figurarsi la frustrazione di chi ha lasciato la città per vivere in campagna… C’è concordia sulla necessità di energie pulite, ma non al prezzo di un territorio visivamente devastato, con cambiamenti sociali e stravolgimenti di abitudini. Soluzioni alternative? Altrove si usano i parcheggi, i bordi delle autostrade, cioè luoghi già brutti, per renderli anche utili.
Perché noi, invece, dobbiamo deflorare il nostro bel territorio?
Purtroppo questa tendenza a distruggere suolo agricolo per installare centrali fotovoltaiche o eoliche è diffusa in tutta Italia. Basti pensare che in Puglia il governatore Emiliano ha concesso l’espianto di 2000 (dico duemila!) Ulivi sani ain zona di Bitonto per fare posto a pannelli solari e questo in una Regione che produce più energia di quel che consuma. La CD green economy è solo un paravento dietro cui si nascondono precisi interessi economici,mentre noi di Fare Verde ci battiamo da tempo contro i megaimpianti e il consumo di suolo proponendo soluzioni alternative dai pannelli solari sul già costruito al minieolico e alle pareti del vento sui terrazzi inutilizzati dei condomini.
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Purtroppo questa tendenza a distruggere suolo agricolo per installare centrali fotovoltaiche o eoliche è diffusa in tutta Italia. Basti pensare che in Puglia il governatore Emiliano ha concesso l’espianto di 2000 (dico duemila!) Ulivi sani ain zona di Bitonto per fare posto a pannelli solari e questo in una Regione che produce più energia di quel che consuma. La CD green economy è solo un paravento dietro cui si nascondono precisi interessi economici,mentre noi di Fare Verde ci battiamo da tempo contro i megaimpianti e il consumo di suolo proponendo soluzioni alternative dai pannelli solari sul già costruito al minieolico e alle pareti del vento sui terrazzi inutilizzati dei condomini.
Gli ambientalisti sono il cancro ell’umanità. Non creano nulla e distruggono tutto…