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Home F1 e corse

F1. A Miami dominano le McLaren e Hamilton sbuffa

Il neoferrarista lascia passare LeClerc ma mastica amarissimo per l'ordine di scuderia

by Lorenzo Proietti
6 Maggio 2025
in F1 e corse
1

La quarta edizione del Gran Premio di Miami, sesto appuntamento stagionale della Formula 1 è anche il a fregiarsi nel calendario 2025 del formato “Sprint”.

Si gareggia nel Miami International Autodrome, presso Miami Gardens, all’interno di un tracciato che prevede 19 curve, lungo 5412 metri, con tre zone DRS.

La struttura dell’evento è di una sola sessione di prove libere – il venerdì – due qualifiche, la gara Sprint del sabato e il Gran Premio della domenica.

In Florida, la Pirelli ha portato pneumatici di mescola morbida: le C5 (Soft), le C4 (Medium) e le C3 (Hard).

 

Il venerdì

L’evento di Miami Gardens è cominciato dunque dall’unica sessione di prove libere, le FP1 del venerdì, primeggiate da Oscar Piastri sulla McLaren, in 1’27”128 (Soft).

Dopodiché, subito una qualifica, nel dettaglio la Sprint Qualifying per la griglia del sabato, con mescole medie obbligatorie nella SQ1 e nella SQ2, le morbide nella SQ3.

Nella SQ1, primo George Russell, in 1’27”688 (Medium) e nella SQ2, davanti a tutti si è posto Lando Norris, in 1’27”109 (Medium).

Nella SQ3 è invece emerso Andrea Kimi Antonelli, che in 1’26”482 ha ottenuto la partenza al palo della Sprint, davanti alle McLaren di Oscar Piastri e Norris; quarto Max Verstappen.

Per la Ferrari, sesto Charles Leclerc e settimo Lewis Hamilton.

 

Il sabato

Il sabato su Miami è arrivato un copioso temporale, ridisegnandosi gli scenari anche rispetto al lavoro del soleggiato venerdì.

I meccanici della Red Bull hanno cambiato l’assetto delle sospensioni sulla vettura di Yuki Tsunoda in Parco Chiuso: conseguentemente, la gara del sabato, per il pilota nipponico, sarebbe cominciata dalla pit lane.

Molto peggio va a Charles Leclerc, che la Sprint neanche la disputa: il monegasco – sulle Intermedie – è infatti andato a muro nel giro che, dai box, lo avrebbe portato sulla griglia di partenza.

Stante il leggero miglioramento graduale delle condizioni atmosferiche, per gli altri diciannove partenti la scelta per la partenza è comunque soprattutto quella delle Intermedie.

L’unico sulle Full Wet (le gomme da bagnato pesante) è Carlos Sainz (Williams).

Tuttavia, in un primo momento – e dopo due passaggi dietro la Safety Car – la procedura di preparazione alla partenza è sospesa con bandiera rossa, complice la scarsa visibilità.

Dal computo totale dei giri, la corsa viene anche ridotta di una tornata.

Trascorsi una ventina di minuti e utilizzata nuovamente la vettura di sicurezza per due ulteriori passaggi di rodaggio, si opta per la partenza da fermo, formalmente dall’inizio del giro 3 della Sprint.

Anche Sainz è sulle intermedie, con Tsunoda in griglia.

Allo spegnimento dei semafori, Andrea Kimi Antonelli subisce l’attacco di Piastri, pur rimanendogli davanti al punto di corda: in frenata l’italiano deve allargarsi, lasciando posizioni anche a Norris e a Verstappen.

Con le vetture in corsa, la pista sembrerebbe asciugarsi abbastanza velocemente e la cristallizzazione delle posizioni consente l’affermazione dei primi riferimenti.

Tempi, che al vertice sono intorno al minuto e 40”.

In difficoltà con le gomme Antonelli – come del resto Lewis Hamilton – l’italiano si ritrova sotto pressione dal compagno George Russell; il britannico, da parte della Williams di Alexander Albon.

Intanto, dal giro 11 arriva l’indicazione che si può usare il DRS; alla fine della tornata 10, Tsunoda era rientrato, passando alle gomme medie da asciutto, fungendo da riferimento per la Red Bull.

Hamilton stesso è rientrato al passaggio successivo, per le morbide, uscendo dalla zona punti.

Alla fine del passaggio numero 12, è stata la volta di Antonelli e Verstappen.

In testa, Norris ha nell’arco di pochi passaggi ricucito tutto il distacco da Piastri: sotto pressione, al giro 13 l’australiano taglia la chicane (curva 13 e 14).

Si fermano anche Piastri, Russell (fine giro 13) e di nuovo Antonelli; prima, infatti, l’italiano era quasi arrivato a contatto con Verstappen – in uscita dalla sua piazzola – non potendo cambiare le gomme.

Al giro 14, Hamilton sorpassa Verstappen e alla fine della stessa tornata Norris è ai box (per le Soft).

Proprio Verstappen si vede comminati dieci secondi di penalità per il rilascio insicuro in occasione delle soste.

Nel frattempo Alonso – colpito da Liam Lawson in curva 11 – termina la sua corsa contro le barriere; la neutralizzazione ha in parte aiutato Norris, primo dopo la sosta.

In regime di Safety Car, dopo 18 giri, la bandiera a scacchi saluta il successo di Norris nella Sprint di Miami.

Secondo Piastri, con Hamilton terzo.

Al traguardo, Verstappen è arrivato quarto ma complice la penalità è sceso diciassettesimo.

Così, quarto si è posto Albon, davanti a Russell, Stroll, Lawson (comunque sotto investigazione per l’incidente con Alonso), Oliver Bearman; fuori dai punti ma in Top 10, nono Tsunoda e decimo Antonelli.

Il giro più veloce è stato di Lewis Hamilton, in 1’36”368, alla tornata numero 13.

A gara ben ultimata, Bearman ha subito cinque secondi per rilascio insicuro, così come Albon per non aver rallentato durante la neutralizzazione e Lawson per l’incidente con Alonso.

Conseguentemente, dietro a Russell, quarto, quinto Stroll, sesto Yuki Tsunoda, settimo Antonelli e ottavo Pierre Gasly; nono Nico Hulkenberg e decimo Isack Hadjar.

Le qualifiche – presente anche Leclerc – si svolgono sotto un grande sole, con una notevole umidità.

Il primato della Q1 è di Max Vertappen, in 1’26”870 (Soft), ritoccato da Piastri nella Q2, in 1’26”269 (Soft).

Nella Q3, l’olandese della Red Bull chiude il primo run in 1’26”492, poleman provvisorio, per poi completare il suo ultimo giro in 1’26”204 (Soft), legittimando la pole position.

Dietro di lui, Norris (1’26”269), Antonelli (1’26”271), Piastri (1’26”375); ottavo Leclerc, tre posizioni sopra Hamilton (eliminato nella Q2).

 

La gara

Nelle ore precedenti il Gran Premio, su Miami c’è stata nuovamente pioggia ma per la gara è tornato il sereno e con un asfalto che si è ripulito.

I meccanici dell’Alpine hanno lavorato sulla vettura di Gasly in Parco Chiuso e per questo il francese è dovuto partire dai box.

Per le gomme, la scelta è soprattutto quella delle medie (George Russell e Lewis Hamilton sulle Hard).

Allo spegnimento dei semafori, Verstappen ha una discreta partenza ma alla prima curva l’olandese blocca l’anteriore destra, la gomma interna, arrivando lungo.

Norris prova così a infilarsi ma nel richiamo delle successive curve – la 2 e la 3 – il pilota della Red Bull stringe la traiettoria e così il britannico deve allargarsi, scivolando sesto.

Ne approfitta Antonelli, quarto al via, che nelle concitate fasi iniziali sorpassa anche Piastri, salendo secondo.

Nelle retrovie, in curva 1, Jack Doohan e Liam Lawson si erano toccati, con l’australiano dell’Alpine costretto a fermarsi in pista: al giro 2 c’è una neutralizzazione virtuale, conclusasi la tornata successiva.

Al giro 4, le due McLaren vanno all’attacco sul rettilineo opposto, prima della curva 11: sfruttando il DRS, Piastri sorpassa Antonelli e Norris Alexander Albon (salendo quinto).

Nel medesimo punto, alla tornata successiva, Sainz effettua la medesima manovra nei confronti del compagno anglo-thailandese della Williams.

Norris scavalca anche George Russell (giro 7), sfruttando la migliore trazione in uscita dalla terza curva.

Il passo delle vetture britanniche è nettamente il migliore, come di mostra il recupero di Piastri sul vertice.

Al giro 9, Norris è terzo su Antonelli in fondo al rettilineo opposto, in curva 11.

Davanti, al giro 10, Piastri ha ormai chiuso il suo distacco, portando un primo tentativo di attacco su Verstappen – all’esterno della prima curva – alla tornata 11.

L’australiano ci riprova, sempre all’esterno, in curva 11 e di nuovo il pilota della Red Bull riesce a mantenere la posizione; così come avviene in curva 17, al giro 13, sempre tenendo la traiettoria interna.

Piastri, però, ne ha di più e valorizzando la migliore velocità in uscita porta un nuovo attacco all’esterno, all’inizio del giro 14, inducendo l’olandese a bloccare l’anteriore interna, lungo e portandosi così al vertice.

La stessa identica manovra la tenta Norris al passaggio successivo, ma il pilota della Red Bull riesce a respingerlo.

Nel frattempo, sul passo del minuto e 31” alto, Piastri ha costruito un buon margine, arrivato a cinque secondi sulla coppia di Verstappen e Norris alla tornata numero 17.

Nella medesima tornata, Norris riesce finalmente ad attaccare sull’interno: i due quasi si toccano ma il britannico completa la manovra.

Sennonché poche curve dopo, Verstappen si riprende la posizione, con una frenata portata tardissimo all’interno della curva 17.

Al giro 18, di nuovo in fondo al rettilineo opposto, il pilota della McLaren torna però secondo.

Per Hamilton, invece, complice anche il primo stint sulle dure, la decima posizione, ossia la zona punti, è arrivata solo al giro 22, dopo un duro duello con Esteban Ocon, conclusosi a suo favore in curva 17.

Antonelli effettua la prima sosta al termine del giro 25, dalle medie alle dure, così come Verstappen (dalle medie alle dure), al termine del giro dopo.

Il guasto sulla Haas di Oliver Bearman – giro 29 – porta la Direzione Gara a deliberare la seconda neutralizzazione virtuale di giornata.

Ne approfittano per fermarsi, al termine della medesima tornata, Piastri, Norris, Russell (per le medie), Leclerc; anche Hamilton è passato alle medie.

Proprio Russell – aiutato dalla Virtual Safety Car e dall’overcut – è tornato in pista terzo, davanti a Verstappen.

Il giro 31 vede invece le Williams sorpassare Antonelli con Albon, per la quinta posizione e Leclerc con Sainz per la settima.

Lo spazio di due tornate e terza Virtual Safety Car della gara, questa volta per il ritiro di Gabriel Bortoleto (Kick Sauber); la neutralizzazione si conclude al giro 34.

Subito Leclerc prova l’attacco all’esterno di Sainz in curva 17 (il giro per loro era ancora il 33), ma gli serve per accelerare meglio sul rettilineo principale, per poi passare (giro 34) in curva 1.

Del confronto si giova anche Hamilton che supera Sainz e si porta ottavo; sulle medie, nella misura in cui Leclerc stava correndo sulle dure, al giro 38 in Ferrari decidono di far passare Hamilton.

Più avanti, Piastri e Norris hanno consolidato il vertice, con Russell a guardarsi da Verstappen.

Nonostante lo scambio di posizioni, invece, Hamilton anziché riprendere Antonelli si è ritrovato a confrontarsi di nuovo con Leclerc, anzi preoccupato per il potenziale surriscaldamento delle sue dure.

Si arriva al giro 51 – con i due della Ferrari in sostanza con lo stesso ritmo – e dalla Ferrari si decide per riportare Leclerc davanti a Hamilton.

La manovra si compie in fondo al rettilineo opposto, in curva 11, al giro 53: l’obiettivo, a quel punto, sarebbe stata la sesta posizione di Antonelli, senza in realtà arrivarci.

Al termine dei 57 giri in programma, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Oscar Piastri, la sua quarta nel 2025.

Secondo Lando Norris, a completamento della doppietta della McLaren, davanti a George Russell terzo.

Norris è stato anche autore del giro più veloce, in 1’29”746, alla tornata numero 36.

Quarto Max Verstappen, poi Alexander Albon e Andrea Kimi Antonelli.

Le due Ferrari si sono classificate settima, con Leclerc e ottava con Hamilton, con Carlos Sainz nono.

Il britannico e lo spagnolo, per altro, in un duello proprio nelle ultime curve, avevano rischiato l’incidente, arrivando addirittura al contatto.

Decimo Yuki Tsunoda, nonostante una penalità di 5” per eccesso di velocità in corsia dei box – in occasione della sosta – di poco dunque davanti a Isack Hadjar, undicesimo.

La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, a Imola, per il Gran Premio dell’Emilia Romagna, il primo dell’anno in Europa.

 

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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Comments 1

  1. Guidobono says:
    1 mese ago

    Si sapeva ancor prima d’iniziare la stagione che lo strapagato e capriccioso Hamilton non avrebbe combinato un emerito tubo….

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