
Ha ragione Serena Sinigaglia, regista di “Lisistrata” di Aristofane – traduzione di Nicola Cadoni– e direttrice con Lella Costa (sarà lei Lisistrata) del Teatro Carcano di Milano, a evocare Italo Calvino con il suo alto senso del classico, strumento per superare l’indifferenza e mezzo per costruire se stessi. In collegamento da Milano per la conferenza stampa di presentazione della 60. Stagione delle Rappresentazioni Classiche nel Teatro Greco di Siracusa a meno di un mese dal debutto degli spettacoli, la regista, che definisce essa stessa una debuttante nel teatro di pietra più bello del mondo, pone una domanda che è la domanda su cui si interrogano le opere di questa Stagione. Come facciamo a costruire la pace? Interrogativo quanto mai urgente cui le due tragedie di Sofocle e la commedia di Aristofane come lo spettacolo ispirato al primo poema di Omero tentano una risposta a partire dalla guerra. Guerra interiore nella “tragedia dell’accettazione” come la definisce Robert Carsen, regista di “Edipo a Colono”, giunto alla fine della sua esperienza terrena, e quella di Elettra, che macera vendetta in quello che il regista Roberto Andò chiama “calvario emotivo”. Guerra rifiutata dalla rivoluzionaria Lisistrata che oppone alla maschia forza un “baccanale divertente” -così la regista- e guerra combattuta nel rifacimento del poema di Omero, narrazione archetipica della guerra senza pace.
INDA mostra così di saper declinare ancora una volta il suo compito, farsi ponte ed ermeneutica tra passato e presente, tra classicismo e contemporaneità. Non facendosi mancare nemmeno la parola che esorcizza il bellicismo attuale: inclusione. Sia il sindaco di Siracusa Francesco Italia, presidente della Fondazione INDA, sia Marina Valensise, Consigliere Delegato, hanno parlato di abbattimento delle barriere architettoniche (nuove scale di accesso alla cavea) e cognitive grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale (visori per non udenti, braille per non vedenti, traduzione simultanea degli spettacoli in inglese, francese e spagnolo). Inclusione che vuol dire testimoniare una volontà di dialogo e di apertura con la lodevole iniziativa di tradurre i libretti delle opere in arabo e in ebraico, grazie alla collaborazione con l’Università di Catania. Anche nel breve intervento del Sovrintendente, il manager culturale Daniele Pitteri, appena arrivato e insediato a Siracusa, dopo la nomina già lo scorso mese del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, sottolinea la soddisfazione di potersi “immergere in una nuova avventura culturale in una città che ha tanta storia e tanto futuro davanti”. Pitteri eredita una stagione già avviata e una prossima definita in grandi linee. A lui il compito arduo e stimolante di definirne i suoi contorni culturali e artistici. Pitteri prende il testimone, dunque, di una realtà attiva anche sul versante degli incassi dello scorso anno e della prevendita di questa stagione e di una realtà pulsante di creatività e di emozione. Attenzione, nelle parole di Carsen e Giuliano Peparini (regista di “Iliade”) per gli straordinari allievi dell’Accademia D’arte del Dramma Antico presenti in tutte le produzioni. Intanto nella sala Amorelli in cui si è tenuta la conferenza stampa era palpabile l’emozione degli attori protagonisti.
Sonia Bergamasco, che sarà Elettra, confessa di apprestarsi alla sua “impresa più difficile” con artisti con cui non ha mai lavorato. Nel cast di “Elettra” Anna Bonaiuto sarà Clitemnestra, Oreste è interpretato Roberto Latini, Paola De Crescenzo, Giada Lorusso e Bruna Rossi saranno le corifee, Danilo Nigrelli il pedagogo, Silvia Ajelli Crisotemi, Roberto Trifirò Egisto, Rosario Tedesco Pilade e Simonetta Cartia il capo coro. Nel presentare la sua “Elettra” (le foto delle prove sono di Franca Centaro) il regista Roberto Andò ha sottolineato la radicalità del testo, un’opera “con al centro l’emozione, attraverso cui arriva la disobbedienza” e ha definito la traduzione di Giorgio Ieranò “miracolo straordinario della misura”.
La barba bianca di Edipo non nasconde l’emozione di Giuseppe Sartori (quest’anno sarà anche Achille in “Iliade”) mentre tra il pubblico si intravedono Paolo Mazzarelli e Rosario Tedesco già in “Edipo re” che saranno rispettivamente ancora Creonte e il capo coro, la giovane e talentuosa Fotinì Peluso (Antigone) e Massimo Nicolini (Teseo). A completare il cast di “Edipo a Colono” Simone Severini (Polinice), Clara Bortolotti (Ismene), Pasquale Montemurro (Messaggero), Elena Polic Greco (capo coro), William Caruso (l’abitante di Colono).
Robert Carsen (foto dalle prove di Michele Pantano)che completa la vicenda di Edipo con quello che è un vero e proprio sequel ante litteram accenna a Beckett per l’avanzare dei personaggi sulla scena e alla scenografia come una sorta di No man’s land, mentre Andò preannuncia una scenografia da “Natura morta è il palazzo di Micene come morto è il mondo di Elettra”. Nessun accenno alla messinscena di “Iliade” che vedrà tra gli interpreti Vinicio Marchioni nel ruolo dell’Aedo, Giulia Fiume (Andromaca) e Gianluca Merolli (Ettore).
Tra le iniziative importante anche in questa stagione il calendario degli appuntamenti All’Orecchio di Dionisio all’interno del Parco della Neapolis: Massimo Cacciari converserà con Roberto Andò l’11 maggio sul “Dramma di Elettra”; Sonia Bergamasco, Lella Costa, Giorgio Ieranò e Serena Sinigaglia dialogheranno il 5 giugno sul tema “Le eroine dei Greci. Il volto della donna nel Teatro classico: Elettra, Lisistrata tra passato e presente”. Inoltre, a cura di Margherita Rubino lunedì 16 giugno il dialogo con Lella Costa; giovedì 19 giugno con Walter Siti; domenica 22 giugno con Amélie Nothomb e martedì 24 giugno con Stefano Bartezzaghi.
“Stop the circle of violence” afferma Robert Carsen mettendo la didascalia al dramma familiare di Edipo. Drammi familiari stanno anche sullo sfondo di “Elettra” e di “Lisistrata”. Un richiamo che si alza ora dal Teatro di Siracusa e che fa da controeco alla ferocia degli eroi di Omero, riscritta da Francesco Morosi, traduttore anche di “Edipo a Colono”
Che la Stagione abbia inizio. Noi saremo qui a seguirla ancora per i nostri lettori.