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Home F1 e corse

F1. Arabia felix (a metà) per la Ferrari: podio Leclerc, Hamilton in crisi

A Jeddah vince Piastri che supera Verstappen, terzo il pilota con la Rossa

by Lorenzo Proietti
25 Aprile 2025
in F1 e corse, Sport/identità/passioni
0

La quinta edizione del Gran Premio dell’Arabia Saudita è la quinta gara della stagione 2025 di Formula 1.

Si gareggia presso il Jeddah Corniche Circuit di Gedda, la seconda città più grande del Paese dopo Riad: sulle sponde del Mar Rosso, quello saudita è il terzo circuito più lungo del calendario, con i suoi 6.174 metri.

Cittadino atipico, velocissimo, da oltre 250 km/h di media in qualifica, conta 27 curve – con tre zone DRS – strette tra i muretti e le pochissime vie di fuga.

Sia le qualifiche, sia la gara, si svolgono in notturna, sotto le luci artificiali.

La Pirelli ha scelto per l’occasione le mescole morbide: le C5 (Soft), le C4 (Medium) e le C3 (Hard).

 

Le prove libere

Considerando la tipologia del circuito e la sua evoluzione costante, il lavoro nelle libere s’imposta proprio alla luce di una pista sempre diversa, con lo studio delle finestre di temperatura per gli pneumatici.

Nelle FP1 del venerdì, il primato è andato a Pierre Gasly, sull’Alpine-Renault, in 1’29”239 (Medium).

Il pomeriggio, nelle FP2, davanti a tutti Lando Norris, in 1’28”267 (Soft); da segnalare l’incidente di Yuki Tsunoda, andato a muro in curva 27, con annessa bandiera rossa a poco più di 8’ dalla fine della sessione.

Nelle FP3 di sabato, Norris ha ottenuto di nuovo la prima posizione, in 1’27”489 (Soft).

 

Le qualifiche

Le prove cronometrate di Gedda si aprono con la Q1, primeggiata da Max Verstappen in 1’27”778 (Soft), riferimenti migliorato da Norris nella Q2, fino all’1’27”481 (Soft).

Il pilota della McLaren, però, compromette il suo sabato in Q3, terminando in anticipo la giornata.

Nel corso del suo primo giro cronometrato, infatti, il britannico sbaglia l’inserimento in curva 4 – la prima di una serie di lunghe “S” con curvoni in serie – perdendo leggermente il retrotreno.

Costretto ad allargare la traiettoria, colpisce così con troppa veemenza il cordolo interno.

Il contatto tra il fondo della vettura e il cordolo, però, causa un effetto pendolo, mandando la McLaren a sbattere sul muretto all’esterno della curva: ai meno 8’32” dalla fine, sventolano le bandiere rosse.

Nel frattempo però, prima che le bandiere gialle si trasformassero in rosse – con annessa sospensione delle attività in pista – Oscar Piastri aveva completato il suo primo tentativo, chiudendolo in 1’27”560.

Con la ripresa della manche, di fatto quasi tutti scelgono il giro unico; non Verstappen, che chiude il suo primo giro in 1’27”559, poleman provvisorio.

George Russell lo avrebbe comunque abbassato, in 1’27”407 e poi, a sua volta – con il suo secondo giro – Piastri avrebbe ripreso il primo posto provvisorio in 1’27”304.

Proprio all’ultimo, però, l’olandese della Red Bull ha avuto margine e nel suo run conclusivo ha completato la tornata in 1’27”294, prendendosi la pole position, davanti a Piastri, Russell, Charles Leclerc.

Quinto Andrea Kimi Antonelli, poi Carlos Sainz; settimo Lewis Hamilton, ottavo Tsunoda, nono Gasly e decimo Norris, senza tempi validi.

 

La gara

La scelta delle gomme per cominciare il Gran Premio è soprattutto quella delle Medium, salvo Lando Norris, Isack Hadjar, Lance Stroll e Nico Hulkenberg, sulle Hard.

Allo spegnimento dei semafori, Verstappen subisce all’interno l’attacco di Oscar Piastri, tanto che alla prima frenata – poco più avanti al punto di corda – è costretto a tagliare la curva per restare davanti.

A centro gruppo, Tsunoda colpisce Gasly – che aveva provato a passarlo in curva 4 – e il francese finisce contro le barriere; il giapponese riesce invece a riprendere la via dei box, dovendosi comunque ritirare.

Prima della fine del primo giro il Gran Premio è neutralizzato con la Safety Car, poi rientrata alla fine del giro 3: la gara ricomincia dal giro 4, con Piastri che si deve guardare da Russell e Leclerc.

Intanto, i commissari hanno statuito che – in occasione del duello della partenza – l’olandese ha guadagnato un vantaggio uscendo dalla pista e gli infliggono una penalità di 5”.

Dalla tornata numero 5, inoltre, si può usare anche il DRS, elemento in più per mantenere i distacchi abbastanza serrati; al giro 7, Lando Norris sopravanza Carlos Sainz e sale settimo.

Costretto a recuperare ein gruppo, nel corso delle battute iniziali i tempi del britannico (Hard) sono intorno al minuto 34” e tre, circa otto decimi più alti dei primissimi.

In testa, l’australiano della McLaren cerca di non perdere troppo tempo da Verstappen, senza tuttavia volergli correre troppo in scia, con il rischio di degradare le gomme.

Questa necessità di gestire la gomma media si traduce in una gestione – e in una serie di duelli a distanza – che davanti non legittima certo grandi confronti.

Praticamente al giro 11, nel novero dei capofila – eccezion fatta per Piastri – i tempi di Norris si sono allineati con quelli degli altri piloti sulla media.

Al giro 12, in curva 27, Norris sorpassa Hamilton; tuttavia, sfruttando la scia e l’ala mobile, sul lungo rettilineo successivo – quello principale – il pilota della Ferrari si riporta davanti, sesto.

La fattispecie si ripete al passaggio successivo, sempre in curva 27 ma di nuovo Hamilton è lesto a riprendersi la posizione (all’esterno) su lungo rettilineo.

Al giro 15, Norris sfrutta invece proprio il lungo rettifilo iniziale – con scia e DRS – attacca Hamilton e lo costringe alla settima posizione virtuale.

In quel momento, l’obiettivo del numero 4 è divenuto il riavvicinamento sulla Mercedes di Antonelli, sorpassato al giro 19, ancora prima della curva 1.

Alla fine del giro 19, Piastri effettua la prima sosta, poco prima proprio di Antonelli, entrambi per le dure; al giro dopo è la volta di Russell.

Al giro 21 Piastri sopravanza Hamilton – portandosi quarto – e in attesa della sosta di Verstappen; fermata che arriva a conclusione della stessa tornata (con annessa penalità scontata), per le dure.

L’olandese rientra in pista quinto, dietro Hamilton e soprattutto dietro a Piastri – terzo grazie all’undercut – che lo ha così sorpassato nella girandola delle soste.

Verstappen scavalca Hamilton all’esterno della curva 27, al giro 23, alla fine del quale il britannico rientra per montare le dure.

In testa Leclerc (sulle medie e ancora su tempi intorno al minuto 33” e sei), tanto quanto Norris secondo, hanno scelto di allungare lo stint.

Nel frattempo, il distacco tra Piastri e Verstappen si è stabilizzato (giro 26) sui quattro secondi ma a risaltare è più di ogni altro aspetto la capacità di gestione delle medie di Leclerc.

Entrato nella seconda metà di Gran Premio, il passo del monegasco non va oltre i sei decimi dai piloti in pista con le dure più fresche.

Al termine del giro 29 il monegasco va ai box per le Hard: torna in pista quinto, lasciando il primato virtuale a Norris.

Sfruttando al meglio la mescola nuova, Leclerc diventa il più veloce in pista, segnando addirittura al giro 31 e poi al giro 32 le tornate più veloci fino a quel momento, sul minuto 32” e quattro.

La conseguenza è un riavvicinamento costante su Russell.

Norris cambia le sue medie per le dure alla fine del giro 34: per lui, una volta in pista c’è la quinta posizione.

Si aggiungerebbe così a Leclerc e Russell, nel giocarsi l’ultimo posto potenziale sul podio.

Questa lotta, tuttavia, sembrerebbe circoscritta soprattutto al britannico della Mercedes e al monegasco. Anzi, al giro 38, il ferrarista è ormai arrivato nella scia di Russell, tanto da arrivare a passarlo prima della frenata della curva 1.

Il pilota della Mercedes che gareggia col numero 63 deve allora incominciare a guardarsi da Norris: questi prepara il sorpasso già al giro 41, in curva 27 e lo effettua in uscita, all’inizio del rettilineo (giro 41).

Più indietro, Sainz, Alexander Albon e Hadjar si disputano l’ottava, la nona e la decima posizione: l’alfiere della Racing Bulls è l’unico del terzetto sulle medie.

Le stesse Medium danno un buon supporto a Norris, costantemente sotto al minuto e 32” (sul minuto e 31” e sette); lo sguardo è rivolto a Leclerc, pur riducendosi costantemente le tornate a disposizione.

L’alfiere della Ferrari, però, non si scompone e mantiene il suo avversario sempre nell’ordine di almeno un secondo di distanza.

In testa, Piastri dopo la sosta non ha mai visto in discussione il suo primato, dapprima virtuale e poi reale, sempre con il massimo dell’attenzione.

Al termine dei 50 giri in programma, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Oscar Piastri, la sua terza stagionale.

Alle sue spalle, Verstappen e Leclerc, che regala così alla Ferrari il primo podio del 2025.

Quarto Norris, autore anche del giro più veloce, in 1’31”778, alla tornata 41.

Quinto George Russell, davanti ad Antonelli sesto, Hamilton, Sainz, Albon e Hadjar.

La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, a Miami

Lorenzo Proietti

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Tags: arabiaferrarihamiltonleclerclorenzo proietti

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