
Una petizione con raccolta firme – dal titolo: ‘Ma non ha gia’ sofferto abbastanza?’ -, a sostegno di Gianni Alemanno, ristretto nel carcere romano di Rebibbia, dopo l’arresto del 31 dicembre scorso avvenuto a causa della revoca dei servizi sociali, è stata presentata all’hotel delle Nazioni in via Poli 6, a Roma.
L’ex sindaco e leader del movimento ‘Indipendenza!’ dovra’ scontare, nel penitenziario romano, un anno e dieci mesi in seguito alla condanna per traffico di influenze illecite. “E’ un appello rivolto alle Autorita’ competenti, al quale hanno aderito comuni cittadini e personalita’ del mondo della politica, il piu’ vario, e dell’informazione, affinche’ Alemanno venga scarcerato e nuovamente ammesso all’affidamento in prova”, spiegano, in una nota, Massimo Arlechino, presidente di ‘Indipendenza’, Bruno Tagliaferri e Nicola Colosimo tra i promotori della petizione.
“La petizione ha, quali primi firmatari Luigi Manconi, Roberto Giachetti, Piero Sansonetti, Francesco Borgonovo, Annalisa Terranova, Mauro Mazza e, per Nessuno Tocchi Caino, Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti. Tra gli aderenti, anche: Franco Cardini, i parlamentari Alessandro Amorese e Marco Cerreto, il sottosegretario Claudio Barbaro, Marcello Veneziani, Andrea Zhok”, aggiungono.
“La petizione – si legge ancora -, solleva interrogativi che vanno oltre la vicenda personale di Alemanno, che investono il principio di proporzionalita’ della pena e riguardano il bilanciamento tra rigore giudiziario e diritti della persona”. (