Un compattatore simile a quello del parmigiano autore della zingarata in Francia
Arrivarci dal mare come l’Avvocato? Serve tempo e chi ti aiuti con le vele. Andarci in Porsche come un Gunther Sachs qualsiasi? Un ripetuto déjà vu vecchio decenni. È a bordo di un camion della spazzatura, ovviamente rubato (trovalo, a noleggio…) e ovviamente carico, che un Venne parmigiano ha invece deciso di raggiungere Saint-Tropez. L’Isuzu della Sirio per la raccolta della plastica, lo ha «preso in prestito» all’ombra del Battistero: e con il suo pieno di «rudo» al seguito l’uomo ha attraversato la notte e i quasi 500 chilometri che lo separavano dalla capitale della dolce estate dei vip (o di chi si crede tale).
Il gomito fuori dal finestrino abbassato nella brezza dell’alba, si è fatto la sua bella «vasca» nella cittadina provenzale, per poi riprendere la via di casa.
Qualcuno si sarà stropicciato gli occhi nel vederlo passare, anche se è facile pensare che i più a quell’ora fossero sprofondati nel sonno profondo dei vitaioli.
Ma di qua dalla frontiera c’era chi era ben sveglio e attendeva al varco il ladro di camion (e rifiuti): da Parma, i carabinieri della stazione dell’Oltretorrente seguivano le sue mosse grazie al segnalatore gps del veicolo. Sono stati loro a guidare per telefono la Polstrada, che ha intercettato verso le 8h il parmigiano in fuga, nei pressi di Imperia. Forse stava rientrando a Parma, per restituire il maltolto (con tutto il carico), ma non ne ha avuto il tempo. La parentesi della folle notte gli costa la denuncia per ricettazione.
Erano da poco trascorse le 23h, quando l’Isuzu per la raccolta della plastica si è fermato in vicolo Santo Stefano (una laterale di via Petrarca). L’operatore della Sirio è sceso per caricare sacchetti e cassonetti, lasciando acceso il motore per attivare il compattatore. All’improvviso, ha visto qualcuno salire in cabina. «Scenda subito, che cosa fa?» ha gridato l’operatore, cercando di aprire la portiera. «Scusi, ma come si innesta la prima?» è stata la risposta dello sconosciuto, pronunciata con noncuranza.
Non c’è stato tempo di dire altro: come si ripartisse, il tizio l’ha scoperto da solo. E il camion, del valore di 40mila euro, è sparito in pochi secondi. All’operatore della Sirio non è rimasto che dare l’allarme.
A quel punto, la cooperativa sociale ha contattato i carabinieri di Parma Oltretorrente. Subito sono scattate le ricerche del veicolo, ma per chi lo aveva rubato era una notte fortunata: l’aggiornamento del sistema di rilevazione gps è costato ore di buio a chi era impegnato nella caccia al ladro.
Intanto, lui ha macinato chilometri su chilometri, guidando tutta la notte. Alle 5h, quando è finalmente stato possibile «agganciarlo», si è scoperto che era oltre frontiera. Quando si è capito che aveva imboccato l’A10 per tornare in Italia, le pattuglie della Stradale lo hanno atteso al varco a Imperia Ovest. Fine della corsa.
Portato in caserma, l’uomo si è giustificato dicendo di voler festeggiare il proprio compleanno (anche se con 24 ore di ritardo). Ieri pomeriggio, due operatori della Sirio si sono recati a Imperia per recuperare l’Isuzu compattatore. Il 53enne parmigiano, denunciato, è tornato a Parma per conto proprio. Con quale mezzo non si sa.
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