
The Studio, nuova serie prodotta da Apple TV+, che celebra e ridicolizza Hollywood, è in arrivo sulla piattaforma il 26 marzo. Il primo episodio, The Promotion (45’), narra l’ascesa di Matt Remick nei Continental Studios, oramai in crisi. Lo interpreta Seth Rogen, che è anche regista, produttore esecutivo e creatore.
I primi 6’28”, che valgono tutta la serie, sono girati senza tagli apparenti, in un lungo piano sequenza. E’ un inizio che incolla allo schermo. Siamo all’interno di un film western, un grande classico dell’epica americana, che si scopre essere un set cinematografico, in un’interessante mise en abyme, senza voler necessariamente fare paragoni alti.
Io non la bevo. Ma gli altri…
Matt Remick, producer di uno studio cinematografico, ignorato da tutti, sogna cinema di qualità: “Se fosse per me, ci concentreremmo a fare i nuovi Rosemary Baby, Io e Annie…, un gran bel film che non sia diretto da un ca**o di pervertito”. Ma l’improvvisa nomina e capo dello Studio lo costringe a produrre il film Kool-Aid (“Bere il Kool-Aid” significa bersi qualsasi cosa da chiunque la dica).
Scusate, sto (capo)lavorando
Matt non può che uniformarsi al sistema, ma accetta la sfida impossibile: trasformare questo film in un capolavoro, cercando un regista come Wes Anderson o Guillermo del Toro, e facendo ciò che, con Barbie, ha fatto Greta Gerwig. Ma siamo a Hollywood: ognuno dice ciò che gli altri vogliono sentirsi dire e tutti parlano male alle spalle. Così il protagonista si ritrova, coi suoi collaboratori, in una serie di sfide impossibili, che lo portano a ridicolizzarsi e a mettersi in discussione: “Adoro i film, ma ora ho paura che il mio lavoro sia rovinarli”.
Abiti dal beige al marrone
Sempre vestito nelle varie gradazioni che vanno dal beige al marrone, Matt Remick è un insicuro, che teme il confronto, un bonaccione e un po’ codardo, che tiene alla reputazione e vuole essere amato da tutti. Ma il suo lavoro, così agognato, lo isola. Gli resta la consapevolezza che, anche se quel lavoro è un tritacarne, quando tutto finisce, se hai creato un bel film, quel film sarà bello per sempre.
D’autore, eppure di successo
Tutti i film sono arte, non possiamo decidere che alcuni non lo siano solo perché non ci piacciono. Qualsiasi pura espressione di emozioni umane è per definizione arte. Il film è ciò che conta sopra ogni cosa, ma la verità è che i film non ci sarebbero, se non fosse per le persone che li fanno. Riuscirà il nostro eroe a trasformare Kool-Aid in un film sia d’autore, sia di successo?
Nugoli d’influencer sui premi
La serie affronta vari temi: il cinema commerciale contrapposto a quello d’autore, il tema razziale, l’apparente ampia vita sociale e la reale solitudine degli addetti ai lavori, il pericolo che le grandi case di produzione inglobino le piccole, i premi cinematografici che non sono più quelli di una volta (oramai anche il tappeto rosso dei Golden Globes straripa di influencer).
The Studio è un prodotto tv ben fatto, sulla falsariga della serie francese Chiami il mio agente!, con personaggi sopra le righe, ma autentici, e – perché no? – anche de “la fuori serie italiana” Boris.
La cosa più interessante è l’idea semplice, sebbene non originale, di porre lo spettatore accanto ai personaggi, posizionando la macchina da presa quasi sempre ad altezza occhi. Tutti i dieci episodi sono girati in un susseguirsi di one shot, dove lo spettatore ha l’impressione di essere un personaggio silenzioso della serie, un assistente che osserva e non esprime il proprio punto di vista, ma segue il protagonista passo dopo passo. Il classico campo e controcampo è presente solo nel film, con la regia di Ron Howard, prodotto dai Continental Studios e proiettato all’interno dell’episodio tre della serie.
Scorsese, Howard, Efron
I dieci episodi vedono la partecipazione come guest star di Martin Scorsese, Ron Howard, Steve Buscemi, Olivia Wilde, Zac Efron, Ice Cube, Zoe Kravitz e Adam Scott (star di Apple Tv+ in Severance). Gli episodi sono diretti da Seth Rogen e Evan Goldberg, anche ideatori della serie insieme a Peter Huyck, Alex Gregory e Frida Perez. Nel cast, oltre all’ineccepibile Seth Rogen, Ike Barinholtz, Chase Sui Wonders, le strepitose Catherine O’Hara e Kathryn Hahn e un esilarante Bryan Cranston.
The Studio di Seth Rogen e Evan Goldberg, con Seth Rogen, Ike Barinholtz, Chase Sui Wonders, 10 episodi, ognuno tra 24′ e 60′, su Apple Tv+ dal 26 marzo