The Alto Knights (i cavalieri contralto) era un bar di Little Italy, a New York City, negli anni ’50. Ora è anche il film di Barry Levinson, che doveva essere girato mezzo secolo fa, mentre è stato girato solo l’anno scorso.
Chiacchiere senza distintivo
Siamo in un parco giurassico urbano di personaggi reali in lotta: Vito Genovese, nato a Napoli, cresciuto negli Stati Uniti, criminale, rientrato in Italia, pusher di Galeazzo Ciano, finanziatore della Casa del Fascio di Nola, tornato negli Usa dopo essere stato proconsole in Sicilia 1943-1945; Frank Costello, alias Francesco Castiglia, cosentino, amico e rivale di Genovese.
Il crogiolo americano
Robert DeNiro interpreta entrambi. Il “buono” è Costello: cattolico, ha sposato un’ebrea, adeguandosi al crogiolo americano, e fin dagli anni ’20 del ‘900 ha fatto politica col Partito Democratico negli Stati Uniti. Genovese è il cattivo: ha sposato un’italo-americana ed e’ un puttaniere.
Nicholas Pileggi for ever
Chi ha visto Quei bravi ragazzi e Casinò di Martin Scorsese, noterà che erano scritti da Nicholas Pileggi, come The Alto Knights; e che il protagonista di quesro film è sempre DeNiro, come già de Il Padrino – Parte II di Francis Ford Coppola e di C’era una volta in America di Sergio Leone.
Nati fra anni ’30 e ’40, Pileggi, deNiro e Levinson intonano qui un ennesimo coro nostalgico per un mondo dove gli onesti non contavano nulla. Proprio come oggi.
The Alto Knights – I due volti del crimine di Barry Levinson, con Robert DeNiro, Debra Messing , Kathrine Narducci, 123′
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‘pusher di Galeazzo Ciano’? Ma non era Lucky Luciano? Questi antifa…sempre inventando….