
Il mandato di arresto per Milorad Dodik, Presidente della Republika Srpska – una delle entità che compongono la Bosnia Erzegovina – è un altro episodio grottesco, ma non isolato, della paradossale situazione in cui, dalla firma degli accordi di Dayton (1995), versa il Paese.
Rispettato, temuto chiacchierato
Milorad Dodik, persona di sicura caratura e carattere forte e aggressivo, dalla posizione di sindaco di Laktasi, sua città, ha bruciato le tappe, diventando presidente del maggior partito di opposizione, poi, dopo la vittoria alle elezioni, primo ministro, quindi rappresentante della Republika Srpska nella Presidenza tripartita della Bosnia-Erzegovina (un serbo, un croato, un musulmano) e infine Presidente della Republika Srpska. E’ rispettato, temuto, chiacchierato per disinvolte operazioni finanziarie. Ma la gente lo segue e si fida di lui.
Christian Schmidt, il nemico
In Bosnia esiste la figura dell’Alto Rappresentante, attualmente un tedesco, Christian Schmidt, con poteri straordinari, una mostruosità giuridica, oltre che uno sberleffo alla democrazia. Schmidt è nemico acerrimo di Dodik, che non ne riconosce l’autorità, in quanto il suo mandato non è stato rinnovato dal Consiglio di Sicurezza.
Dodik è sempre stato nel mirino delle autorità statali, che parecchie volte hanno cercato di incriminarlo. Tuttavia, secondo un’interpretazione della Republika Srspska, giustificata dall’ambiguità di alcuni punti degli accordi di Dayton, i provvedimenti giuridici dello Stato non valgono nell’Entità. Così Dodik si è sempre rifiutato di rispondere agli inviti della Procura statale, che ha quindi emesso un mandato di cattura per lui.
Calma a Banja Luka. Per ora
Che succederà adesso? Forse niente, per il momento. Dodik ha preso la notizia con un’alzata di spalle. La situazione a Banja Luka, la capitale della Republika Srpska, è tranquilla. Se però le autorità di Sarajevo o l’Alto Rappresentante decidessero di alzare il livello dello scontro, si rischierebbe l’insurrezione. Mai pace nei Balcani.
*Direttore del centro regionale di Banja Luka nella missione Osce (2003-2009)