
L‘Occidente viene ormai da tempo considerato una società permissiva dove tutto è concesso, o quasi. E infatti come ho avuto occasione di scrivere varie volte su queste pagine l’Occidente è sotto una dittatura occulta, nel senso di non dichiarata e ammessa perché fattuale, quella del politicamente corretto che può anche essere declinata come storicamente, culturalmente, gastronomicamente, moralmente corretto ecc. ecc. ecc., che lo porterà al suicidio, dato che chi ad esso si contrappone nel mondo, come Russia e Cina, non si pongono simili problemi, né tantomeno ne sono condizionati o peggio succubi.
E di recente vi sono state un paio di fatti su cui meditare, in sostanzialmente di minima portata, occasionali, ma simbolicamente di portata secondo me significativa.
La prima è quella di Milano dove il sindaco Sala, un tecnico come si suol dire elettro con i voti del centrosinistra, ha vietato il fumo dappertutto anche negli spazi aperti a meno che, precisa, non si sia a distanza di almeno dieci metri da chi è intorno a noi, il che comporterebbe che ognuno di coloro che fumano porti com sé un metro lineare, di quelli ripiegabili, lungo almeno dieci metri per poter calcolare la distanza entro la quale non possa essere o non essere multato di ben 240 euro.
Ora quella del fumo è una vexata questio si potrebbe dire quasi da sempre, rinfocolata dalla legge antifumo del ministro Sirchia (centrodestra, che era un medico). C‘è chi dice da un punto di vista medico che è giusto perché il fumo, anche passivo, fa male, come il professor Sergio Harari sul Corriere della Sera , e c’è chi lo appoggia da un punto di vista non medico sempre sul Corriere come il tuttologo Aldo Cazzullo, le cui opinioni valgono quanto il Vangelo, e c’è chi invece contesta questa decisione come Vittorio Feltri su Il Giornale.
Certo il fumo è un vizio come lo è l’alcol e altri innominabili, ma io credo che tutto dipenda dalla quantità e di ne fa uso o non uso, dal punto di vista di chi fuma e di chi non fuma e di come e di cosa si fuma. Il sottoscritto, per esempio, praticamente da una vita non ha mai fumato sigarette ma soltanto sigari toscani, prima quelli standard che si dovevano spezzare a metà, poi i mezzi toscani, i toscanelli aromatizzati che sono stati creati dai Monopoli di Stato, e posso assicurare che non ho mai avuto problemi di salute di sorta. Per quale motivo? Semplicemente perché il sigaro, normale o aromatizzato che sia, non si aspira ma semplicemente si gusta, su assapora, e questo è sufficiente al fumatore di mezzi toscani a differenza del fumatore di sigaretta che lo aspira, lo introduce nei polmoni e spesso lo espelle dal naso. In questo modo prova la sua soddisfazione magari pericolosa, ma la prova. Sicché il problema qui si pone fino a un certo punto e quando uno accende il sigaro o la sigaretta in mezzo ad altre persone dovrebbe chiedere se a qualcuno (a parte a Milano) si sente infastidito e regolarsi di conseguenza: una semplice questione di buona educazione. Tutto questo nella capitale morale d’Italia è diventato invece solo una questione di politicamente corretto o salutisticamente corretto, se si vuole. O un vuoto intorno di dieci metri o niente.Obbligatorio quindi trovare un metro rigido lineare per calcolarli!
L‘altro episodio è avvenuto nella capitale effettiva d’Italia, Roma, dove per il concerto di capodanno organizzato dal comune c’è stata una diatriba di tipo diciamo “sessuale” in quanto uno dei cantanti invitati, tale Tony Effe, avrebbe scritto una canzone (che io per altro non ha ascoltato) che a quanto pare sarebbe stata offensiva per le signore & signorine e quindi il buon sindaco progressista Gualtieri ha deciso di bandirlo ignominiosamente con il plauso delle femministe dal concertone ufficiale . Il suddetto cantante ha quindi deciso di fare una manifestazione per conto suo all’Eur, e l’ha fatta senza problemi con il suo pubblico, i suoi applausi e tutto quello che è necessario a contorno. Di più: nei bilanci a gennaio è uscito fuori che il signor Tony Effe è risultato essere il cantante che ha avuto il maggior successo ed ha venduto il maggior numero di dischi nel 2024. Alla faccia delle femministe e del signor sindaco del PD!
Anche questa è una questione di politicamente corretto, a seconda di come viene considerato dai diversi responsabili: non si deve “offendere” la salute a Milano, non si devono offendere le donne a Roma. Forse dipende anche dal punto di vista, però sta di fatto che in un mondo in cui è permesso praticamente tutto, alcune cose non sono assolutamente permesse e forse ci sarebbe da pensarci sopra sul perché proprio quelle…