
Caratteristica principale di ‘esperti’ (“persone che hanno smesso di pensare”, secondo Frank Lloyd Wright) e commentatori di sinistra, non solo italiani, è capire con ritardo almeno ventennale gli accadimenti americani, arrivando infine altresì, regolarmente, a capovolgere i giudizi sulle personalità politiche al momento dati.
Si guardi oggi, nel mentre in folla si affannano ad attaccare Donald Trump (il cui ritorno, con particolare acume, non avevano previsto), al riferimento che fanno a Ronald Reagan, affermando che, ai suoi tempi, comportamenti come quelli messi in opera dal tycoon non si sarebbero potuti vedere.
Il medesimo Reagan da loro stessi in ogni modo avversato pressappoco fino alla dipartita, additato quando era alla Casa Bianca perfino al pubblico ludibrio, definito, ignorandone gli importanti trascorsi politici – “attore di serie B adatto a recitare con una scimmia”, visto il film Bonzo la scimmia sapiente di Frederick de Cordova (1951), da lui interpretato.
Il medesimo Reagan, la cui elezione, peraltro “a valanga”, nel 1980 non avevano assolutamente intuito.
Come a questo punto non concludere che giorno verrà (tra vent’anni, secondo consuetudine) nel quale i suindicati arriveranno a parlare positivamente anche di Donald Trump?
*Presidente onorario della Fondazione Italia Usa