
Serata delle cover, serata del primo problema tecnico (troppi a fretta nell’allestire il palco?). Ne fanno le spese i genoani Bresh (Andrea Brasi) e Cristiano De André col piccolo capolavoro di Fabrizio, Crêuza de mä. Il risultato è comunque da applausi e l’interpretazione è all’altezza. Per via del guasto i due sono ammessi a ripetere l’esecuzione.
De Andrè è sul palco anche con la cover di Olly de Il pescatore, con Goran Bregovic e la Wedding Funeral Band, che mutano la canzone in una festa e coinvolge l’Ariston.
Piacciono, tanto, i Coma Cose, che con l’ inossidabile Johnson Righeira – a 40 anni della prima volta – intonano L’estate sta finendo, mutandola in Sanremo sta finendo.
Convincono Brunoris Sas, Riccardo Sinigallia e Dimartino con L’anno che verrà di Lucio Dalla e un commosso ricordo del cantautore Paolo Benvegnù, recentemente scomparso. Piace anche la nuova versione, meno esplicita, di Bella stronza, testo rap sul dolore per un amore non corrisposto. Arrivano terzi.
Elodie e Achille Lauro convincono per metà, cantando A mano a mano di Rino Gaetano e Folle Città di Loredana Bertè: nella seconda esecuzione, inspiegabilmente, si perdono.
Vincono la serata delle cover Giorgia e Annalisa con Skyfall di Adele: esecuzione perfetta, le voci si inseguono e si uniscono in perfetta armonia. Voto 10. Altro duetto interessante è quello tra Serena Brancale e Alessandra Amoroso, su If I ain’t got you di Alicia Keys, versione un po’ carente di personalità. Convincono, invece, Francesca Michielin e Irama, con La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini.
Duettando poeticamente e delicatamente con Topo Gigio Nel blu dipinto di blu, Lucio Corsi arriva secondo, ma – per me – il vincitore è lui, Insieme a Roberto Benigni e alla sua satira politica.