
Un’inchiesta tv ha mostrato un’extracomunitaria con tre figli piccoli, che occupa abusivamente un alloggio comunale. “Non posso farli dormire per strada o sotto i ponti”, ha detto. Commette un reato ai danni di italiani ai quali era destinata l’abitazione, ma come non comprenderne le ragioni? La vera colpa non è della “dannata della Terra”, ma della cultura buonista e irresponsabile, che vorrebbe fare entrare tutti nel nostro Paese, senza preoccuparsi di dove andranno a finire gli irregolari – quasi sicuramente alla mercé della delinquenza che governa, nelle nostre degradate periferie ma anche in centro, i traffici più illeciti, a cominciare dallo spaccio della droga.
Il soccorso secondo necessità
Una sinistra seria dovrebbe porsi il problema non dell’accoglienza, ma del soccorso. Se si aprono le frontiere a quanti fuggono dalla povertà e dalla guerra, bisogna essere in grado di nutrirli, alloggiarli finché non trovano un lavoro e un tetto. Ciò significa destinare ad essi una quota non esigua del bilancio statale e, quindi, più tasse… Mai come in questo caso si pretende la botte piena e la moglie ubriaca.
Il re dei Feaci insegnava che…
Omero narra che il re dei Feaci invitò i nobili commensali (dodici re!), commossi dalle peripezie di Odisseo, a colmare l’ospite di doni: la pietas senza aiuto concreto è ipocrisia. L’immigrata che occupa abusivamente un appartamento non è una delinquente. La delinquenza è di chi, dopo lo sbarco, non si occupa di lei.
La casa del fesso è sempre piena
”Trasite, trasite chesta è a casa d’o fesso” (‘entrate, entrate questa è la casa del fesso’): è questo l’invito dei buonisti sconsiderati, che certo non pensano alla loro casa – spesso protetta da alti recinti, a difesa delle sontuose dimore della sinistra al caviale..
“Nessun pasto è gratis”, dicono (giustamente) i liberisti alla Milton Friedman, ma non lo è neppure l’accoglienza, se la si vuole porre tra i diritti “presi sul serio”, tanto cari a quei filosofi che annunciano il vangelo dell’inclusione, guardandosi bene dal chiedere: “Ma poi chi paga?”.
(Da Il Giornale della Liguria e del Piemonte)
*Professore Emerito di Storia delle dottrine politiche Università degli Studi di Genova
Non mesi, anni, decenni. Tutto il già carente Welfare pagato dagli italiani viene dato gratis a legioni di Lumpen di ogni parte del mondo. Una follia suicida… Le sinistre fan vomitare… ed a volte pure le destre….