Oggi e domani sarà nelle sale il documentario Pellizza, pittore da Volpedo diFrancesco Fei, con la partecipazione di Fabrizio Bentivoglio. I 39 intensi anni (1868-1907) del pittore meriterebbero un film di recitazione, ma il cinema è ricorso alla sua opera più nota prima che a lui.
Nel film di Bernardo Bertolucci…
Il manifesto di Novecento di Bernardo Bertolucci (1979) propone infatti “Il quarto stato”. Buona idea, ma la vicenda del film, tratto dal romanzo dell’italo-americano Norman Di Giovanni, era una vicenda di odio di classe, non di resurrezione popolare.
Senza odio di classe
Pellizza, invece, non invidiava, quindi non odiava, anzi sapeva amare, in particolare la sua famiglia, che era di piccoli proprietari. Se, così giovane, rinunciò a vivere, fu per il dolore: d’aver perso in pochi giorni l’ultimogenito, la moglie e intuito che il padre era alla fine. Per giunta la sua arte, non ignorata, non era nemmeno apprezzata come lui ambiva.
La speranza, nel 1902, che il Comune di Torino acquistasse “Il quarto stato”, era svanita. Sarà poi il Comune di Milano a comprarlo. Ma solo nel 1921. Quanto a esporlo, si farò decenni più tardi.
Un diciottenne romagnolo
Il documentario di Fei ricapitola un’epoca ed evoca i paesi della valle Scrivia, a metà strada tra Genova e Milano, tra Alessandria e Piacenza. Proprio quando Pellizza termina la lunga elaborazione della sua tela più famosa, a fine agosto 1901, un diciottenne romagnolo, Benito Mussolini, fresco di diploma di maestro elementare, inoltra domanda di assunzione al sindaco di Castelnuovo Scrivia, poco distante da Volpedo.
Il Partito Socialista
La richiesta viene respinta da un sindaco diffidente. Così sfuma la convergenza geografica tra giovani personalità non comuni. Quel rifiuto spingerà però Mussolini verso la vita politica col Partito socialista: quello che, all’epoca, guida le masse che “Il quarto stato” ritrae…
Nascita di una nazione
Le altre opere del divisionista Pellizza, che hanno campagne per sfondo sono importanti anche in senso ambientalista ante litteram. Non solo: quei paesaggi, entro un decennio dalla sua morte, confineranno con le periferie industriali di Mario Sironi (1885-1961). E’ avvenuta la nascita di una nazione. L’Italia che conosciamo ha queste radici.
Pellizza, pittore da Volpedo di Francesco Fei con Fabrizio Bentivoglio, 75′, nelle sale solo il 4 e 5 febbraio
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