
Gran Bretagna, primi Anni Sessanta. Il cinema del terrore vive il suo momento d’oro e le pellicole della Hammer Film sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Il duo Peter Cushing – Christopher Lee sbanca i botteghini interpretando personaggi celebri (Van Helsing, Dracula, la Mummia, Viktor Frankenstein) o inventati di sana pianta dagli sceneggiatori che conquistano il pubblico internazionale.
Il successo della Hammer è tuttavia insidiato da una casa di produzione cinematografica concorrente, la Amicus Productions, anch’essa specializzata in film del terrore pur un po’ meno gotici e un po’ più orientati alla fantascienza.
Peraltro la Amicus “ruba” periodicamente alla Hammer attori e registi, compresi i “golden boys” Lee e Cushing.
Il “Martello” del Terrore
La Hammer Film Production nasce a Londra sul finire degli Anni Trenta. I primi film sono classici del cinema, … Solo negli Anni ’50 H. punta sul genere horror gotico che sarebbe diventato marchio di fabbrica della società per i successivi vent’anni. Dracula il vampiro di Terence Fisher del 1958 manda definitivamente in pensione il Dracula Universal di Bela Lugosi, imponendo Cristopher Lee come il nuovo conte-vampiro del grande schermo. Costato 85 mila sterline (equivalente odierno di oltre 2 milioni di sterline), ne incassa globalmente 3,5 milioni (circa 107 milioni odierne); sull’onda del successo il film dà anche origine ad una serie di seguiti e spin-off, che dura fino al 1972.
Secondo me non c’è paragone,la mitica Hammer ha una produzione (tra gli anni ’50 e ’70) nettamente superiore e con almeno 5/6 capolavori assoluti. Non sono molto d’accordo sul fatto che l’Amicus spingesse più verso la fantascienza ; in realtà ha prodotto tanti film horror anch’essa, però prediligeva opere a episodi (pur con un tema dominante che li univa tutti), ciò li rendeva (generalmente) meno curati e complessi delle coeve pellicole Hammer.
Forse non è un caso che il film dell’Amicus che apprezzo maggiormente sia “City of the dead”(La città dei morti) del 1960, il primo prodotto da questa casa cinematografica, che non ha la struttura a episodi di quasi tutti (qualche altra eccezione c’è)gli “Amicus” successivi. Peccato non sia mai uscito in DVD/blu ray qui da noi….