
L’esordio di Bob Dylan sulla scena musicale è tema che meriterebbe un film di due ore e mezzo. Un concerto entusiasmante, plasmato su un titolo che, in origine, era un verso di Like a Rolling Stone. Invece, concerto sì e poco altro. Ovvero, come James Mangold vuol vincere facile. E le molte candidature agli Oscar – otto, tra cui miglior regia e recitazione maschile e femminile – lo dimostrano.
Ancora una volta, un film su un genio della musica si rivela la solita furbata. Grandi canzoni e due ore che sono una sinfonia d’autore per qualsiasi tipo di orecchie. Tradotto: evviva il cinema, se son dollaroni. Come dire: ecco un cantante doc, ne saccheggiamo il repertorio, la gente – che paga il biglietto, versando i soldi nelle tasche dei produttori – si sorbisce due ore e mezzo celestiali. E sfidiamo chiunque a dire che il film sia brutto.
Già, appunto. Il film o i brani che hanno fatto la storia della musica… Per Bob Dylan – intendiamoci, il film merita un 7 in pagella – è andata così. Ma, guarda caso, la scelta dei registi ricade su Elton John, Amy Winehouse, Queen e Freddy Mercury, Robbie Williams, Aretha Franklin e, in campo lirico, la Callas. Insomma, tutto fa brodo. Dateci i dollaroni e diteci che siamo bravi.
A complete unknown non fa eccezione, ma sarebbe stato molto più interessante – dalla prospettiva cinematografica – raccontare come nasce il genio di un cantautore, che, da “perfetto sconosciuto”, come l’allusione che Robert Zimmerman rivolge a Edie Segdwick, diventa prima un genio, poi un premio Nobel per la letteratura. Sfida scomoda che, in caso di riuscita, avrebbe proiettato il film verso i voti più alti delle pagelle. Il problema è che probabilmente avrebbe incassato meno. E avrebbe avuto qualche candidatura alle ambite statuette in meno. E si sarebbe venduto qualche disco in meno.
Un critico cinematografico però deve valutare quel che vede più di quel che ascolta.,Per correggere il mito, si potrebbe dire: “Caro Dylan, i tempi no, non cambieranno mai”. Ma anche lui tiene famiglia. Nella produzione, indovinate chi c’è…. Vabbè, avete capito. Risposta esatta.