
Nei vari libri sulla Repubbblica Sociale Italiana un tema non secondario è stato spesso omesso o soltanto accennato: la storia del Saf (Servizio ausiliarie femminile), istituito il 18 aprile del 1944 e inquadrato nell’esercito della Rsi. Le volontarie ausiliarie erano veri e propri soldati e indossavano divise, mostrine e gradi. Non parteciparono né ad azioni di combattimento né a rastrellamenti . Le ausiliarie – in totale 6mila volontarie – non erano armate. Il comando, per volontà di Mussolini, fu assegnato al generale di brigata Piera Gatteschi Fondelli, fascista della prima ora, ex squadrista e capo di un manipolo di squadriste donne che partecipò alla Marcia su Roma. Ora la casa editrice Passaggio al bosco ha pubblicato in una veste nuova il libro di Luciano Garibaldi Le soldatesse in grigioverde. Il libro è di grande importanza storica e documentaria perché contiene anche il memoriale di Piera Gatteschi Fondelli. Un documento dal quale si può trarre una gran messe di notizie sull’organizzazione interna. Il generale Gatteschi Fondelli oltre ad aver partecipato alla marcia su Roma, divenne in seguito ispettrice del PNF ricoprendo una delle massime cariche nel Partito fascista. Molte ausiliarie durante la guerra, ma anche a guerra finita, furono fatte prigioniere e chiuse nei lager oppure violentate e uccise, altre ancora messe al muro e fucilate; molte furono torturate. Gatteschi Fondelli, in maniera rocambolesca riuscì a fuggire e a nascondersi, a guerra finita. Rimasta vedova condusse una vita discreta. Fra il 1984 e 1985 mise a disposizione le sue memorie al giornalista e storico Luciano Garibaldi riportate nel libro di cui ci stiamo occupando. Unico generale donna della storia italiana, ha lasciato un memoriale in cui spiega bene le regole interne e l’amor di patria delle ausiliarie oltre a illustrare l’esperienza che vissero le ragazze che avrebbero potuto rimanere a casa tranquillamente invece che entrare in un corpo militare in un periodo in cui già era chiaro l’esito negativo del conflitto.
Ricordare le ausiliarie
Nella sezione Appendici del libro sono riportate testimonianze, lettere di ausiliarie condannate a morte, elenchi di giovani e giovanissime ausiliarie assassinate a guerra finita dai partigiani, i testi dei decreti che istituivano il corpo militare Saf. A guerra finita circa trecento ausiliarie furono fatte prigioniere e trasportate nel campo di concentramento di Scandicci, chiamato P.W.E 334, dove vi rimasero per sette mesi insieme con camerate tedesche. Passaggio al Bosco ha pubblicato un libro che narra queste vicende, scritto da Marco Borri e Davide Petronici, Ausiliarie dietro il filo spinato. Un libro che narra delle torture fisiche e psicologiche inflitte dal personale statunitense alle ausiliarie; i maltrattamenti, le percosse, le umiliazioni e il modo di reagire che queste giovanissime mostrarono per amore di patria e per senso dell’onore. Gli autori hanno sottolineato che con quest’opera hanno inteso far conoscere un corpo della RSI poco conosciuto e la forza d’animo dimostrata da queste ausiliarie, in buona parte minorenni., delle quali un certo numero pagò la propria coerenza e amor di patria finendo fucilate o violentate dagli antifascisti. Scrivere di queste vicende, mantenere la memoria viva su eccidi, soprusi e violenze serve a restituire la realtà storica occultata dagli storici antifascisti. E’ un modo per rendere merito alle ausiliarie del valore delle loro gesta e la testimonianza del loro valore. Con questi libri si mina la faziosità di certi storici la cui opera ha lo scopo di gettare fango sui patrioti e di occultare fatti, episodi, vicende degli italiani che combatterono per la patria e non collaborarono con gli Alleati. Proprio per rendere giustizia alla storia ma anche per analizzare certe dinamiche, la Fondazione RSI Istituto storico, fondata a Bologna nel 1986, ha organizzato un convegno, nel marzo scorso, sul tema “Dal mito alla realtà storica della RSI”.
La RSI come mito
In certi ambienti, la RSI ha valore di mito, rende ideale tutta una visione del mondo, dà una spinta a una fascinazione vera e propria: il volontarismo, la nobiltà di combattere una guerra già perduta, offrire una difficile testimonianza di amore per la Patria. Dal mito alla storia, si dipana la ricerca di questo Istituto. I relatori hanno fatto il punto sulla RSI: partendo dalla donna-soldato si è dibattuto dell’archetipo della donna guerriera prendendo in esame anche la Saf.(Floriana Lusetti e Silvia Luscia); poi il dibattito si è spostato sul mazzinianesimo come base dell’istanza rivoluzionaria (Luca Bonanno); e ancora: dalle istanze repubblicane al fascismo della RSI; Gentile e la dottrina del fascismo (Marco Scatarzi). Parlare di RSI e analizzare le sue componenti interne ha lo scopo – come è spiegato nel prologo del libro – di realizzare sintesi: “Non si tratta, ottant’anni dopo, di riproporre forme ormai desuete che per forza di cose sono state superate da un mondo che si è fatto globale (…) si tratta di attingere alla sostanza più intima del fenomeno traendone spunto per l’oggi e per il domani”. In fin dei conti il nostro compito – è scritto nel prologo – è questo: trasferire un’eredità nel presente, custodendola e alimentandola affinché possa delineare il nostro cammino”. E nella seconda parte del libro si affronta il tema “Quale continuità oltre il mito: la comunità”. Sono presi in esame gli aspetti della continuità delle comunità femminili passando per il Saf, saggio di Lusetti, Luscia e del Cuib femminile di Raido. Marco Scatarzi illustra in “Essere comunità” alcune indicazioni per il militante identitario. Chiudono le riflessioni sul tema del mito e della realtà storica della RSI Giulio Bocchi e Andrea Casolari affrontando il tema: quale eredità della RSI è sopravvissuta nelle comunità militanti di oggi? Un libro interessante per fare il punto su un argomento, la RSI, sempe aperto, sempre dibattuto.
Luciano Garibaldi, Le soldatesse in grigioverde, Passaggio al bosco ed., pagg. 184, euro 15,00
Marco Borri e davide Petronici, Ausiliarie dietro il filo spinato, Passaggio al Bosco ed., pagg.147, euro 14,00
AA.VV, Dal mito alla realtà storica della RSI. Atti del convegno 2024, Passaggio al Bosco ed., pagg. 188