
L’area della cultura non conformista perde un uomo libero, un anticonformista che aveva il coraggio di difendere le idee controcorrente anche nell’asfittico mondo dell’arte. (g.a.)
Il critico d’arte, curatore, saggista e giornalista Luca Beatrice, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, specialista di pittura e scultura contemporanea tra i maggiori per fama e prestigio internazionale, è morto martedì 21 gennaio, all’età di 63 anni all’ospedale Molinette di Torino in seguito a un infarto che lo aveva colpito nei giorni scorsi. Si interrompe così prematuramente la grande sfida di Beatrice: realizzare una grande edizione della Quadriennale di Roma nel 2025, intitolata “Fantastica”, “allo scopo di rimettere l’arte italiana al centro del dibattito culturale”.
Nominato nel febbraio 2024 dall’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla guida della Quadriennale d’Arte, istituzione incaricata di promuovere l’arte contemporanea italiana, Beatrice era impegnato in queste settimane nell’organizzazione degli ultimi aspetti della 18esima edizione – prevista al Palazzo delle Esposizioni da ottobre 2025 a gennaio 2026 – che, come aveva dichiarato, doveva costituirà “un fermo immagine molto nitido dell’arte italiana di oggi”, comprendendo 50 artisti italiani operativi dal 2000 in avanti, con l’obiettiov di restituire un quadro dell’ultimo quarto di secolo “non limitato alle grandi città, ma aperto alla provincia, nel rispetto di una tipicità italiana”. Autore di monografie e cataloghi di mostre personali di importanti artisti italiani e internazionali, da lui curate in Italia e all’estero, Beatrice dal 2010 al 2018 è stato presidente del Circolo dei lettori di Torino, mentre in precedenza era stato, tra l’altro, curatore del Padiglione Italia nel 2009 alla 53esima Biennale d’Arte di Venezia. Nato a Torino il 4 aprile 1961, Luca Beatrice si era laureato in storia del cinema alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Torino, conseguendo poi il diploma di specializzazione in storia dell’arte all’Università degli Studi di Siena. Insegnava storia dell’arte e storia del design all’Accademia Albertina di Torino, arte contemporanea allo Ied di Torino e arte e cultura contemporanea allo Iulm di Milano; in precedenza è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Accademia di Brera a Milano, allo Iaad di Torino ed ha svolto numerosi incarichi di visiting professor, tra questi all’Accademia di Helsinki.