L’onda lunga di Francesco Ranieri Martinotti è un documentario, con interviste e immagini di repertorio, apparso nel 2022, nei 70 anni dell’Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici (Anac), cioè registi e sceneggiatori. Rai Storia lo propone il 4 gennaio alle 22,45 e ripropone il 5 gennaio alle 10,35.
Destre miopi
Il documentario contribuisce sia alla storia dello spettacolo, sia alla storia dell’economia italiana. A sinistra alcuni le conoscono, altrove quasi tutti le ignorano, anche perché all’Onda lunga (che ancora dura) di sinistra s’è opposta solo l’onda breve (1947-1958) dei film di destra (aventi come matrice la crisi di Trieste). Di qui prima l’avvento del qualunquismo nella farsa cinematografica e da lì nelle reti tv private, per le quali i film erano e sono solo catalizzatori di pubblicità.
Uniti nella lotta
Nel 1953 l’Anac univa fascisti fino al 1943/45 (Carmine Gallone, Alessandro Blasetti, Domenico Paolella, Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Damiano Damiani, Carlo Lizzani…) a monarchici fino al 1946 (Vittorio De Sica) e a socialisti (Mario Monicelli) e comunisti (Nanni Loy, Francesco Maselli…). che lo resteranno fino all’estinzione del Psi e del Pci.
Trattato di pace del ’47
Inizialmente l’Anac agiva contro l’egemonia – sui nostri cinquemila grandi schermi – del cinema non italiano, americano soprattutto. Quell’egemonia era figlia del trattato di pace del 1947, che obbligava l’Italia a importare sia la produzione hollywoodiana corrente, sia i film che dal 1938 non erano arivati da noi.