Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim di Kenji Kamiyama racconta fluvialmente l’antefatto di vicende accennate nella trilogia de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Qui il personaggio di Aragorn racconta che, nella Terra di mezzo, i Rohirrim abitavano il regno di Rohan ed erano alleati ai Dunedain di Gondor. I Rohirrim erano altissimi, biondissimi, fortissimi. Un identikit da vichinghi, per lusingare il pubblico di stirpe scandinava.
D’impronta diversa dalla versione a cartoni animati del Signore degli Anelli dell’israeliano-americano Ralph Bakshi (1978), Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim è diretto da un giapponese, tecnico dell’animazione al computer. Kamiyma lavora su una sceneggiatura della neozelandese Philippa Boyens, che firmava le sceneggiature dei film tolkieniani di Peter Jackson.
Nelle loro mani, il medioevo diventa il primo sfondo del parallelismo insulare tra tempra guerriera dei britannici e quella dei giapponese, quello che ha ispirato il filone bellico cominciato negli anni ’50 del ‘900, quando britannici e giapponesi tornavano a essere alleati, come erano stati fino al 1922. Un filone di qualità: Lamia vita comincia in Malesia, Ilponte sul fiume Kwai, Qualcuno da odiare, Furyo, L’impero del Sole, Paradise Road… Film pensati per il pubblico britannico e del Commonwealth bianco (Nuova Zelanda, Australia, Canada), ma apprezzati anche altrove.
La guerra dei Rohirrim – in questi ultimi anni di non ancora belligeranza – ha la stessa ambizione, economica e propagandistica. Mira a imporre i personaggi di Tolkien anche in Estremo Oriente. Negli Stati Uniti il film, comunque, non è andato bene.
Il ritmo imposto da Kamiyama è sostenuto. All’inizio si capisce chi fa una cosa e perché la fa; dopo, occorre raccapezzarsi fra questo e quel personaggio di una dinastia in conflitto con quella di un vassallo (per reddito, un pre-borghese). Lo spettatore ignaro dell’immaginario tolkieniano potrà, all’uscita, informarsi su che cosa ha visto.
Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim di Kenji Kamiyama, film di animazione, 134′. Dal 1° gennaio nelle sale.
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