Lo scorso 1° dicembre, nel programma C médiatique della rete France 5, l’entusiasta Stéphane Bern annunciava la partecipazione di Paul McCartney alla cerimonia di riapertura di Notre-Dame di Parigi, per interpretare Imagine, famosa canzone dello scomparso John Lennon. Informazione subito smentita dai collaboratori di McCartney, che “è stato invitato, che lo considera un grande onore. Ma non participerà alla diretta. Né è prevista la registrazione».
Che un immenso artista fosse invitato all’evento era più che logico, tanto più che il 4 e 5 dicembre sarebbe stato in concerto a Parigi. Che lui pensasse di cantare Imagine era però altamente barocco. Infatti il suo ritornello ci dice che, nel mondo delle divagazioni lennoniane, non ci sono né “nazioni“, né “possessi materiali“, c’è solo “fraternità”. Perchè no? Ma non ci sono nemmeno “paradiso“ e “religione”; cosa sconveniente inella circostanza.
Mark David Chapman
Se dunque una tale prestazione ci fosse stata, sarebbe stata inappropriata… Stupisce che ciò sia sfuggito ai media. D’altronde, questo inno non ha portato fortuna al compositore. Così Mark David Chapman, a giustificazione d’aver assassinato John Lennon l’8 décembre 1980, disse ai giudici: “Lennon immagina un mondo senza possessi, ed eccolo con milioni di dollari, yacht, proprietà e investimenti immobiliari, infischiandosi di persone come me, che avevano creduto alla sue menzogne e comprato i suoi dischi, costruendo una gran parte delle nostre vite attorno alla sua musica”. Se ciò non scusa l’assassino, in parte spiega il suo movente.
Così sia
Se Paul McCartney avesse intonato una canzonetta a Notre-Dame di Parigi, Let It Be sarebbe stata più indicata. Non solo per il titolo, che significa Così sia, ma anche per una certa “Mother Mary “. La nostra comune Madre? Non proprio. In origine si tratta solo di sua madre, brava donna devotissima al lavoro e portata via da un cancro nel 1956, quando Paul McCartney aveva solo 14 anni. A lui capitava di sognarla, tanto era prostrato dal dolore. Da qui le sue spiegazioni: “Per me era meraviglioso, lei pareva così rassicurante. In sogno mi diceva: ‘Andrà tutto bene’. Non sono certo che lei dicesse ‘let it be‘, ma il senso del consiglio era: “Non preoccuparti, tutto si sistemerà”.
Mother Mary
Quanto all’atmosfera del brano, Mc Cartney precisava: “Le parole ‘Mother Mary’ rendono la canzone quasi religiosa, perché no? Non ho nulla contro. Anzi, sono contento che ci siano persone che la usano per proclamare la loro fede. Non mi crea nessun problema”.
Pudore e delicatezza, questa senza dubbio è la cifra di questa autentica leggenda vivente, che avrà presto 80 primavera e non smette di percorrere il globo, moltiplicando dischi e tournée. Per il nostro piacere, ma anche per il suo, manifestamente, e non solo per il denaro, perché nel 2023 il suo patrimonio era stimato 1,2 miliardi di dollari.
Nel 1987 la regina Elisabetta lo aveva nobilitato. Una semplice formalità per lui, che già aveva la nobiltà del cuore.